Il Genoa prima soffre poi ride

Il Genoa prima soffre poi ride B -1 liguri recuperano a Parma mentre il Bari crolla a Messina Il Genoa prima soffre poi ride Bloccata sul pareggio la Cremonese dall'Avellino, fra le inseguitaci soltanto l'Udinese guadagna terreno sui rossoblu Foniolan €on€retìzza venti minuti da favola dal nostro Inviato GIANNI PIGNATA PARMA—Il Genoa di Scoglio ha colto un altro punto «pesante» su un campo dove non molte squadre riusciranno a fare altrettanto. Il Parma-baby di Vitali, una squadra di ragazzini terribili, ha tirato il collo della capolista con un primo tempo giocato a cento all'ora arrivando al riposo meritatamente in vantaggio dopo aver fatto soffrire parecchio i rossoblu. L'anima dell'offensiva emiliana è stato Di Carlo, ex genoano, ripudiato da Scoglio a campionato iniziato. L'estroso numero 10 del Parma si è preso una bella soddisfazione guidando all'attacco i suoi più giovani compagni e firmando personalmente il gol del vantaggio. Ma è stata una vendetta soltanto a metà perché nella ripresa molti fra i bdbies emiliani avevano esaurito la benzina ed è venuto fuori alla grande il Genoa con venti minuti di g'f co da favola. Al termine della tambureggiante controffensiva, Davide Fontolan, che dall'inizio del campionato attendeva questo gol, ha finalmente rotto il ghiaccio siglando la rete del pareggio, giusto premio per una prestazione in perentorio crescendo che lo ha visto segnalarsi come il migliore in campo della sua squadra. A questo punto il Genoa, correndo qualche rischio in più, avrebbe forse anche potuto giocare la carta della vittoria piena Ma, giudiziosamente, Signorini e compagni hanno preferito amministrare il risultato tenendo palla e rallentando il gioco: con un avversario sbrigativo come il Parma e in condizioni di visibilità che divenivano più precarie di minuto in minuto, non era il caso di tentare l'avventura, tanto più che le notizie via radio sulla batosta del Bari a Messina rendevano ancor più evidente il peso di un pareggio a Parma. E' stato un buon Genoa soltanto a tratti, condizionato nella manovra non solo dalla vivacità del centrocampo emiliano che faceva girare sovente a vuoto Quagglotto e Onorati, ma anche dalla ristrettezza del terreno di gioco che non favoriva il contropiede. Oltretutto, l'assenza del perno difensivo Caricola si faceva parecchio sentire: indiscutibile l'impegno di Ferroni, ma l'ex juventino, in forma, è un'altra cosa. Bene o male, la capolista aveva comunque resistito alla prima mezz'ora di fuochi d'artificio del Parma rischiando di subire il gol dopo 15', quando Minotti mancava di un soffio la deviazione in spaccata su punizione rasoterra di Di Carlo ed impegnando a sua volta Ferrari In angolo con un gran tiro improvviso di Onorati, messo in azione da un fortuito rimpallo. Al 36', però, l'assalto del Parma si è concretato in gol con Di Carlo, ispiratore e realizzatore. All'ex genoano riusciva uno splendido lancio che tagliava fuori la difesa rossoblu mettendo in azione MeUi sulla destra. L'attaccante emiliano riusciva a sfuggire a Gentilini nonostante il tentativo di placcaggio da parte del numero 3 rossoblu. Meli! centrava basso verso l'area dove si erano portati Di Già e lo stesso Di Carlo; sul primo tiro del numero 4 interveniva d'istinto Ferroni, ma 11 rimpallo favoriva Di Carlo che, da pochi metri, batteva GregorL Altra musica, come si è detto, nella ripresa, con il Parma costretto a tirare il flato ed 11 Genoa in perentorio pressing, guidato alla riscossa dal libero Signorini. Falliti d'un soffio due gol da Nappi, al 65' la capolista ristabiliva giustamente l'equilibrio. L'azione partiva da Ruotolo il cui traversone dalla destra veniva prontamente sfruttato da Onorati. Il portiere Ferrari respingeva in qualche modo 11 tiro del n. 10 rossoblu, ma Fontolan, da due passi, era pronto a ribattere in fondo al sacco. Obiettivo raggiunto per il Genoa e, mentre la nebbia si faceva più fitta, melina fino al fischio finale del mediocre arbitro Beschin. Baiano, una tripletta Baiano, una tripletta

Luoghi citati: Messina, Parma