Cara zona, addio
Cara zona, addio ^Virao piano Cara zona, addio DAL N08TR0 INVIATO MILANO — Giulio Abbiezzi, vicepresidente dell'Inter, è uomo di poche parole ma quando parla lascia il segno. «Il calcio vero batte la zona 1 -0 — diceva a fine partita —. Se poi questa dei Bologna è la zona, allora viva il catenaccio». In verità più che di zona alla Maifredi bisogna parlare di autentica zona-catenaccio: soltanto in svantaggio il tecnico del Bologna si è ricreduto ed è tornato ad attaccare piazzando un terzino come Villa in zona gol ma la sua conclusione è stata altissima. Chissà se in quél momento, avendolo fra le mani, Maifredi avrebbe emesso una delle sue battute oppure sarebbe passato alle vie di fatto con una buona presa al collo del mancato realizzatore. Ripudiato Demol, una frana come difensore, dimenticato Aaltonen a favore di elementi nostrani più sbrigativi, Maifredi si è deciso a fare, con 12 giornate di ritardo, quello a cui era necessario ricorrere sin dall'inizio. Lo ha fatto l'Inter, immaginarci una matricola senza soldi e con pochi uomini di qualità. L'unico con classe e esperienza, Pecci, sembra un Tir in fase di retromarcia: i giovani come Alessio non hanno gran voglia di sacrificarsi e può capitare loro di incorrere anche nell'espulsione. I Marronaro ed i Bonini sembrano logori dopo un'onorata carriera ma possono sempre starci in ima squadra che badasse più al sodo. Dunque, saluti e abbracci alla zona: meglio il catenaccio, meglio qualche salutare pallone sugli spalti, qualche gomitata agli avversari specie sulla tre quarti di campo, meglio perdere tempo e fare venire il medico in campo. Il Bologna, ma forse è troppo tardi, si sta accorgendo che il calcio non è più fatto di chiacchiere ma di fatti. Ieri per poco non è riuscito a farcela: senza la prodezza di Serena, oppure con l'ausilio di Villa avrebbe portato a casa un pareggio prezioso. Maifredi farà bene a meditare su queste partite con l'Inter: le ha tentate tutte e ha sempre perso. Ora è abbastanza vicino alla soluzione: basta che perseveri a costo di scoprire la verità tattica in serie B. g.gand.
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