Coraggio, il vecchio non è meglio del nuovo
Coraggio, il vecchio non è meglio del nuovo Si parla di valori perduti ma non era oro tutto quel che luccicava Coraggio, il vecchio non è meglio del nuovo Mai come in questi anni si parla tanto di valori nel senso di una loro caduta o quanto meno di un loro svilimento. Chi ha dei figli, diciamo ventenni, ne paragona il modo di vivere, con lo standard al quale egli si attenne alla loro medesima età, e ritiene di scorgervi quel distacco, quell'indifferenza, quell'insofferenza rispetto agli esempi, comunque ai modelli, donde la conclusione che appunto buona parte dei valori antichi ha perduto il suo corso spontaneo e legale. Ma siamo poi proprio sicuri dell'obiettività di simili considerazioni? Al di là della fallacia dei ricordi, c'è da ritenere che i comportamenti dì oggi siano di sicuro più naturali nel confronto con quelli di ieri. La famiglia era *un tempio' secondo enfatiche definizioni non sempre confessionali, ma era un tempio tante volte sacrilego dove si praticavano le virtù all'opposto di com'erano insegnate. D'accordo, abnegazioni, eroismo, tutto ciò che volete, e ci mancherebbe, che non avessimo rispetto per chi ci ha preceduto, ci ha messo al mondo, ci ha cresciuto, allevato, educato, talora e anche più si è sacrificato per noi. Escluso l'attuale egoismo per le nascite, la famiglia d'oggi è poi molto diversa? Ma ciò che un tempo era arbitrio, è adesso discussione, confronto, verifi. ca. Ciò che un tempo era fatto in funzione di sé. ora assume connotazioni quasi altruistiche. Ciò che un tempo era costruito artificialmente in funzione dell'apparire, ora si libera nella ricomposizione caleidoscopica del vero essere. Un certo numero di giovani si droga, ma è la parte di noi delinquenti adulti che li droga fornendogli gli stupefacenti, e in qualche caso anche attraverso altre forniture e disinvolte emissioni. Il linguaggio e la scrittura d'una gran parte di giovani sono poveri, di una sintesi che si avvicina agli slogans, ma attraverso certi mass media noi così ci esprìmiamo, e quando così non è siamo tanto farraginosi da nebulizzare i discorsi per mancanza di idee. I giovani per lo meno questo valore hanno dato alle loro forme espressive: di comprendersi e di far giustizia di tanta retorica in cui e con cui convivevano, e noi li ricambiamo facendoli convivere con i veleni sui quali sono costretti a mitridatizzarsi. i vecchi godevano del generale rispetto, si dice. Stavano in casa, si aggiunge. Ma chi è cosi sicuro che essi vogliano rimanere con degli insicuri quali noi siamo, spesso mioptsull'avvenire ed esageratamente presbiti sulle cose passate? Stavano in casa, i vecchi: era un comodo per chi li teneva, quanto al modo di tenerli bisognerebbe rinfrescare tante memorie. E a volte fa meno male una frase cruda detta da pari a pari, che l'insulto fatto intuire all'emarginato in casa. C'erano più veleni in certe zuppe di tan¬ te famiglie patriarcali, che nelle tazzine di caffè di alcune carceri italiane. E prima che si abolissero i manicomi, parecchi vi finirono, sani di mente ma sospintivi dalle mani di presunti pii, mani ingorde sulle sostanze di chi portava magari lo stesso cognome. Si studia di meno, la scuola è un trastullo? Sarebbe come dire che le grandi orchestre esulano dalla figura del direttore e fanno a meno dell'armonia delle note sugli spartiti. Di meno si lavora? Quando mai? Il tempo sottratto al lavoro istituzionale è reimpiegato in lavori sotterranei di ottima rendita. Si potrebbe sì faticare di meno, e invece ci si logora sempre di più. E allora, i valori? Oggi circolano ancora, come prima, soltanto non li vediamo. Cento atteggiamenti educati nel teleschermo, per dirne una, non valgono in notorietà d'immagine un solo comportamento sprezzante. Un tempo viaggiavamo sui treni accelerati, ci era dato di registrare nella mente ogni casello, ogni palo telegrafico, ogni vigna, ogni passaggio a livello, ogni bimbo che salutasse di là dalia Jerrata. I treni esistenziali di oggi sono altrettanti Mi-Ro, saettano, ci portano dove noi gli chiediamo di andare ad altissima velocità. Non possiamo pretendere di vedere ogni stazioncina. Crediamo non ci siano e invece ci sono: come i valori. Franco Piccinelli
Persone citate: Franco Piccinelli
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