Burocrazia senza cuore

Burocrazia senza cuore Burocrazia senza cuore Padre asiatico allontanato da Savona è costretto ad abbandonare la figlia di 4 anni - La mamma è inadatta ad allevarla • Petizione popolare SAVONA — Ore 13,05 di ieri: Karunanayake Roj Silva Justin, 31 anni, singalese, sale accompagnato da agenti dell'ufficio stranieri sul volo in partenza da Fiumicino, che lo porterà a Colombo (Sri Lanka), sua città di origine, dopo 10 anni di permanenza in Italia dove è stato costretto a lasciare la figlia Matilda, 4 anni, affidata all'istituto provinciale per l'infanzia di Savona. La madre, Emerenziana Rocella, 19 anni, originària di San Mango Sul Calore (Avellino), non è in condizioni né, secondo le assistenti sociali, ha le qualità per tenere con sé la bimba. Il singalese, nel mirino dei guerriglieri Tamil che, la scorsa primavera, lo hanno tenuto prigioniero per due mesi, era rientrato in Italia lo scorso 29- novembre proprio per ottenere l'affidamento della figlia. E' stato espulso dal nostro Paese perché era senza permesso di soggiorno negatogli a causa di un procedimento penale a suo carico (falsificazione di un passaporto) ancora in istruzione, innescato proprio da una denuncia, ora ritrattata, della sua compagna. Per le autorità italiane il «caso Karunanayake» si è chiuso con l'espulsione di ieri. Resta una richiesta di permesso di soggiorno straordinario al ministero dell'Interno, dall'esito assai incerte, inoltrata dal singalese nei giorni scorsi, e il suo amaro commento: 'Non so quale destino mi attenda in patria: forse la morte per mano di guerriglieri Tamil. La morte però è già nel mio cuore perché sono costretto ad abbandonare Matilda: L'avvocato Giorgio Seghetti, che ha cercato di sottrarre il singalese al rimpatrio, ha detto: 'Questo è uno dei casi in cui la legge-e la burocrazia uccidono un uomo-. Dai documenti in mano del legale e dalle tesimonianze si ricostruisce l'odissea di quest'uomo la cui sorte, e quella della figlia, è affidata a una petizione popolare che ha già raccolto un fiume di adesioni. S'inizia nel 1979 quando giunge a Savona a bordo di una nave il cui equipaggio viene abbandonato. Karunanayake lavora in Irpinia dove conosce la sua futura compagna. Nel 1984, con Emerenziana Rocella, ritorna a Savona dove nasce Matilda. Lavora come muratore. La giovane trascura la figlia e, qualche volta, si allontana da casa. Il singalese — ricorda' Arnaldo Susini, titolare del ristorante Barcaccia di Savo-' na — 'ha allevato da soZov Matilda. Andava a lavorare b e portava con sé la bimba. La lasciava in auto e scendeva1 dalle impalcature per darleil cibo». All'inizio dell'anno scorso Karunanayake ritorna nello Sri Lanka per presentare la' nuova famiglia ai genitori. Viene sequestrato dal Tamil, il fratello, Patrlk, applica la sua fotografia al passaporto del congiunto e ritorna in Italia con la cognata e la nipotlna. Viene scoperto dalla poli-' zia e Emerenziana Rocella. coinvolge nella vicenda giudiziaria anche il convivente. Matilda finisce all'Istituto provinciale per l'infanzia. Karunanayake, che ha riguadagnato la libertà, ne viene a conoscenza, ottiene un duplicato del passaporto (non, però, il visto di ingresso) e: inizia le pratiche per l'affidamento della figlia: un foglio di via obbligatorio gli impone però di ritornare in patria.

Persone citate: Arnaldo Susini, Giorgio Seghetti, Karunanayake, Karunanayake Roj Silva Justin

Luoghi citati: Avellino, Italia, San Mango Sul Calore, Savona