Di Tano sull'arenile

Di Tano sull'arenile CICLOCROSS Alassio, indicativa premondiale Di Tano sull'arenile ALASSIO — La città del «muretto» e il ciclocross: non è un amore foUe, ma non è neppure sport d'oblio. S'è corsa la classica prova di San Silvestro, a conferma dello spirito quasi francescano che anima spesso gli appassionati della bicicletta: è stata una prova atipica, sull'arenile e per buona parte podistica. A vincere è stato Vito Di Tano, il grande vecchio della spedalità. 81 è ancora udito quel vociferare polemico che ha investito i professionisti; proprio Di Tano, che l'ha sollevato, non è disposto a ritrattare e ha detto: «7 discorsi sono due e diversi, dilettanti e professionisti, e la federazione crea troppo divaricamento puntando molto sui secondi». Il tricolore «prò» Paccagnella, in merito, ha dichiarato: 'Non è colpa nostra; non si possono fare due gare nella stessa giornata ed è logico che noi privilegiamo il Master, abbiamo obblighi di sponsor e ci siamo dovuti adattare». La cronaca. Negli allievi ha vinto bene U piemontese Desiderio. Negli Junlores il sardo Uccheddu, ragazzo grintoso e con temperamento, è subito partito forte e sembrava già U vincitore, ma alla fine non ha saputo conservarsi al setaccio degli eventi e il veneto Bertotti, più regolare, lo ha piegato. Nei dilettanti, la smisurata volontà di Di Tano (Ouerciotti;, mista ad una stagionata perizia tecnica, ha prodotto una galoppata solitaria che non ha incontrato resistenza, con gli stradisti che non hanno avuto chances. n rito vato veneto Pontoni (Zalf Fior), breve di gambe, ha corso da solo per la seconda piazza Bel duello fatto di rincorse reciproche per U terzo posto, con U romano Scotti (Spallanzani) che la spunta solo al termine di un lungo sprint su Marco Dotta (U.C.O. Langhe). Sui professionisti c'è quasi niente da dire: erano pochi e il successo è stato dell'unico specialista Paccagnella (Pensi Cola) su Vitali (Atala) e su Corti (Chateau d'Ax), senza troppi spunti. Il et. azzurro Vagneur, uomo meticoloso nelle sue scelte, ha concluso il collegiale in Riviera, ma non ha parlato con sicurezza circa i convocati per 1 Mondiali: 'Considero la prova di oggi un buon allenamento, ma non determinante. Avrò le idee chiare dopo gli "italiani" di domenica a Lavico Terme, durissimi, e dopo il cross all'ippodromo di Merano: due banchi di prova che dovrebbero mettere in atee i più informa. Oli Juniores hanno pochi confronti tra loro e ciò complica le scelte: non ci dovrebbero essere problemi per Uccheddu e Dotta Oggi mi sono piaciuti. Nei dilettanti, Di Tano rimane ovviamente il punto fisso e, a parte Orego che sul migliorando di giorno in giorno, considero tutti gli altri sulla stessa linea». Mario Bocchio

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