Duemila miliardi ma con tante nubi

Duemila miliardi ma con tante nubi IPPICA Luci e ombre nel 1988 Duemila miliardi ma con tante nubi Unire, con il commissario si è perso un armo di ANGELO CONTI ROMA — L'ippica italiana ha festeggiato il Capodanno con qualche ansia per il futuro. L'Unire, l'Ente del Ministero dell'Agricoltura che controlla gioco ed allevamento, sta infatti mutando vertice: l'ambasciatore Carducci, dopo nove mesi di tentativi per riportare pace in un ambiente scosso da mille interessi, ha detto «basta» ed il ministro dell'Agricoltura lo ha sostituito con Giuseppe Zurlo, onorevole de con qualche esperienza ippica. Il cambio delia guardia sta a significare la perdita di un anno: l'Unire aveva bisogno di una nupva convenzione con le Società di Corse (che gestiscono gli ippodromi e che vivono un clima conflittuale con le agenzie ippiche) e di una revisione del vecchio Statuto. Il commissario Carducci ha tentato di avviare le riforme ma i freni, soprattutto di ordine politico, lo hanno ripetutamente bloccato. Coerenti, ed anche un po' disperate, le sue dimissioni. Sotto il profilo delle cifre l'88 non è stato anno negativo. Gli italiani hanno giocato sui cavalli circa 2200 miliardi di lire (con un incremento di un 0 per cento), ^mentre 3.300.000 presenze sono state registrate negli ippodromi (con una flessione dell'1%). L'ippodromo che ha comunque segnato 1-risultati migliori é stato Torino, con incrementi di oltre il 24% per il gioco (con un volumescommesse di circa 21 miliardi) e del 18% per quanto riguarda gli spettatori (saliti a 140 mila unità).

Persone citate: Carducci, Giuseppe Zurlo

Luoghi citati: Roma, Torino