Paura dietro quelle dune giganti

Paura dietro quelle dune giganti RALLY In Niger la Parigi-Dakar affronta le prime grandi difficoltà Paura dietro quelle dune giganti Nella quarta frazione cronometrata di ieri vittoria del finnico Vatanen davanti al compagno di squadra Jackie lekx, leader della classifica per le auto - Annullata fra le polemiche la prova ideile, moto - Oggi tappa terribile da Dirkou a Termit DIRKOU (Niger) — Il finlandese Ari Vatanen, su Peugeot 404 turbo .16, ha realizzato il miglior tempo nella quarta tappa cronometrata della . Parigi-Dakar, che ha portato i concorrenti da Tumu (Libia) a Dirkou (Niger), lungo 372 chilometri- Il finnico ha preceduto il belga Jackie Ickx, suo compagno di squadra, che conserva il comando della classifica generale riservata alle auto. Il giorno precedente Ickx e Vatanen avevano concluso la terza tappa cronometrata senza penalizzazioni (così come altri cinque equipaggi), avendo percorso i 425 chilometri nelle tre ore concesse. Ieri la tappa riservata alle moto è stata invece annullata per la mancanza di un camion adibito a rifornimento di benzina a 150 chilometri dall'arrivo. La decisione della giuria ha provocato vìve reazioni da parte del francese Cyril Neveu (Yàrnaha), che in quel momento si trovava in testa con gli italiani Franco Picco (Yamaha) e Edi Orioli (Cagiva). La vittoria di Alessandro De Petri nella tappa dì sabato ha intanto riaperto la lotta nella classifica per le moto. In testa si è portato il francese Stéphahe Peterhansel (Yamaha Sonauto), che ha sostituito lo spagnolo Carlos Mas. Da segnalare che all'arrivo della tappa del .31 dicembre la carovana delia Parigi-Dakar si era trovata tagliata in due, poiché l'aeroporto di Tumu si è rivelato inadatto all'atterraggio degli aerei che trasportavano giornalisti, meccanici e personale del seguito. Molti sono stati così costretti a raggiungere la località di Agadès, in Niger. Frattanto la massacrante corsa sta continuando a causare numerosi ritiri. Gli organizzatori hanno contato già 110 abbandoni prima dell'ingresso nel temutissimo deserto del Tenére, in programma appuntò nella tappa di ie¬ ri. Alla partenza da Tumu, infatti, si erano presentati soltanto 105 dei 155 motociclisti iscritti al via, mentre fra le auto le presenze si erano ridotte a 181 sulle 241 che si erano schierate a Parigi il 25 dicembre. Fra i concorrenti appiedati figura anche il belga Guy Hu- ynen (Suzuki), che già l'anno scorso si era fratturato entrambe le gambe in Algeria. Anche quest'anno Huynen ha subito un grave incidente, rompendosi ancora una volta una gamba. . < Fra i nomi famosi di questa Parigi-Dakar ha fatto discutere gli appassionati anche Clay Regazzoni, indimenticato pilota di F.l con la Ferrari. Lo svizzero ha avuto molti piccoli incidenti, fortunatamente senza conseguenze fisiche né per lui né per il suo navigatore Mario Del Prete. La sua Mercedes è rimasta però seriamente danneggiata, tanto da mettere in dubbio le possibilità del pilota elvetico di proseguire la corsa. Nei guai anche il leader delle Mitsubishi, il francese Pierre Lartigue, uno degli uomini di punta della classifica delle auto. Il suo turbo ha fatto i capricci ed i soccorsi dei meccanici sono arrivati in ritardo. Il risultato è stato il passaggio dal 5° ad oltre il 70° posto in classifica. Fra tanti problemi, una parte della carovana ha comunque festeggiato il Capodanno ad Agadès, in Niger. Mancavano però molti dei piloti, rimasti a Tumu; soltanto alcuni giapponesi non hanno voluto rinunciare al brindisi, offrendo anche ai presenti zuppa di soia, cibi orientali e frutta secca. Dopo il cin-cin, per oggi è prevista la quinta tappa cronometrata che porterà i concorrenti da Dirkou a Termit, sempre in Niger, per un totale di 582 chilometri. Sarà una prova della verità, con le prime grandi difficoltà tecniche, oltreché ambientali. In particolare i navigatori avranno il loro da fare per indirizzare a dovere i propri piloti, che a loro volta dovranno affrontare le terribili dune giganti, che avevano già provocato una marea di ritiri nell'edizione dell'86. g. vib. Il motociclista italiano Franco Picco (a destra) brinda al 1989 con il francese Stephane Peterhansel