Gregori e Drego travestiti da Befana

Gregori e Drego travestiti da Befana Gregori e Drego travestiti da Befana dal nostro Inviato GIANNI PIGNATA GENOVA — Attillo Gregorì da Monterotondo, Giulio Drago da Caltagirone: non sono entrati in campo, sabato a Marassi, a cavallo di una scopa, come — date le circostanze —sarebbe stato lecito aspettarsi. Ma per il resto la loro interpretazione della Befana, con sei giorni di anticipo sul calendario, e stata esemplare, perfettamente aderente al personaggio della tradizione che distribuisce regali a destra e a manca I portieri del Genoa e dell'Empoli sono stati protagonisti, in negativo, di questa strana partita, vissuta in atmosfera di particolare tensione per la presenza sulla panchina toscana dell'amato-odiato «ex» Gigi Simoni e nello stesso tempo in quel clima di particolare spensieratezza tipico di chi è appéna tornato da un cenone di Natale o di chi sta per andare ad un veglione di Capodanno ed ha altro da pensare che non tirare calci ad un pallone. I ragazzi del Genoa ardevano dal desiderio di dimostrare il proprio valore al loro ex maestro. Dal canto suo Gigi Simoni, che non ha c'erto dimenticato i dodici anni trascorsi in rossoblu, avrebbe fatto carte false per riuscire a giocare uno scherzo alla sua ex squadra. Semplice que- stione di orgoglio professionale, non una vendetta, anche se il coro di insulti da parte della frangia più becera del pubblico di Marassi, non invitava certo a gentili pensieri. L'impegno, da una parte e dall'altra, insomma, c'è stato eccome, e, lo dimostrano le sei ammonizioni distribuite dall'arbitro Boemo ed i frequenti scontri da scintille con cui la difesa toscana (guidata da Trevisan e Romano, ex genoani anche loro) tentava di frenare le offensive di Nappi e compagni. Ma la testa era altrove, inuti¬ le nasconderlo, ed il nocciolo di questa allegra interpretazione della partita sta appunto nell'allucinante prestazione dei due portieri che hanno fatto e disfatto il risultato legandolo alla loro giornata da prodighe Befane. Ha cominciato Drago, dopo otto minuti appena, tuffandosi goffamente per bloccare la stangata bassa di Quaggiotto su punizione da venticinque metri e facendosi passare il pallone sotto la pancia. Poi, dopo una grande occasione fallita da Onorati su splendida azione di Fontolan (bravissimo anche se conti¬ nua a non segnare) e Nappi ed un salvataggio a porta vuota di Salvador! su paperabis di Drago, all'inizio della ripresa era Gregori a farsi protagonista, con la complicità di un troppo allegro disimpegno dei compagni che consentiva a Baiano di filar da solo verso la porta, n portiere genoano usciva dall'area incontro al suo avversario e lo travolgeva proprio al limite, offrendo allo specialista Vignola la palla buona per il pareggio. Detto e fatto, con una gran stangata di sinistro nell'angolino. Ancora occasioni sbagliate dal Genoa con Onorati e Fontolan e poi secondo show di Drago. Una «licenza poetica» dell'intera difesa toscana consentiva a Ruotolo, splendidamente lanciato da Onorati, di presentarsi da solo davanti a Drago. Meglio un ■ tuffo sui piedi del rossoblu o uno sgambetto? Drago ha puntato su questa seconda strada e Boemo ha puntato il dito sul dischetto, consentendo all'implacabile Quagglotto di realizzare la doppietta e di raggiungere Nappi a quota 6, come miglior marcatore genoano. Ultimo episodio del «Befana-day» protagonista Gregori. Lancio di Vignola, il portiere rossoblu è in vantaggio su Baiano, sembra una palla da bloccare facilmente. Ma Gregori se la lascia schizzare alle spalle e Baiano è pronto a girargli attorno e a scodellarla nella porta vuota. A fine partita il portiere genoano è scappato via, muto come un pesce. Finora ha compiuto due soli errori (l'altro fu col Brescia) e sono costati due punti. Ma Scoglio lo difende: 'Abbiamo anticipato la Befana — ha detto il tecnico rossoblu — ma non si può processare un giocatore per un errore tanto clamoroso da essere sicuramente sfortunato ed irripetibile'. Simoni dal canto suo appariva più che soddisfatto di aver fermato la capolista. O portiere genoano Gregorì non sbaglia quasi mai, ma sabato ha compiuto un errore decisivo

Luoghi citati: Brescia, Caltagirone, Monterotondo, Quaggiotto, Vignola