Pescara a raffica, Cesena a fondo

Pescara a raffica, Cesena a fondo Subiscono tre £ol ma il presiderite tuona: - Battuti dall'arbitro* Pescara a raffica, Cesena a fondo di NANDO ARUFFO PESCARA — Con i profumi di zampone e lenticchie già nell'aria, Pescara e Cesena stavano offrendo la netta impressione di giocare i 90 minuti più indigesti del loro '88. Non vedevano l'ora di andarsene a casa. E, con loro, gli spettatori. I minuti scorrevano lenti,-interminabili. Il primo tempo si era appena concluso con una vera sola autentica occasione per parte (palo di Junior su punizione alla mezz'ora, tiracelo alle stelle dello svedese Holmqvist al 44') quando, all'inizio della ripresa, il pescarese Edmar entra in area di rigore del Cesena e viene messo giù da Oelain e Josic entrati in sandwich. Paparesta fischia il rigore e iniziano i botti di One anno con qualche ora di anticipo. Per portare in vantaggio il Pescara, Oasperini è costretto prima ad attendere che sbollano le proteste romagnole e poi a battere il conseguente calcio di rigore due volte: nella prima (palla a destra. Rossi a sinistra) Paparesta dirà che 11 giocatore ha interrótto la rincorsa; nella seconda (palla a sinistra. Rossi a destra) tutto, appare regolare. La miccia, però, è ormai innescata. S'intuisce che basta un nonnulla per l'esplosione. Non passa un minuto e Calcaterra interviene prodito- riamente su Berlinghieri e, poiché non è la prima volta, Paparesta estrae il cartellino rosso senza passare per quello giallo. . Apriti cielo: i cesenati, inviperiti, stringono d'assedio l'arbitro barese che, tentando di riemergere dal nugolo di romagnoli, si gira proprio mentre Josic scaglia il pallone, con gesto d'ira, verso la tribuna. Senza esitazione, Paparesta fa il bis e manda anzitempo negli spogliatoi anche il libero jugoslavo. Cesena in nove, sotto di un gol e partita che si accende. Bigon tenta il tutto per tutto: il tornante Aselli negli spogliatoi e dentro la punta Traini, n Cesena comincia a giocare come meglio non avrebbe potuto e il Pescara, benché in superiorità numerica, va in barca: Piraccini libero davanti alla difesa é la trappola del fuorigiòco mettono in difficoltà gli abruzze¬ si. I biancazzurri si smarriscono, il loro centrocampo viene sistematicamente saltato dal Cesena che si porta più volte, e pericolosamente, in zona gol: ci potrebbe essere il pareggio, al 31', ma Ago-, stini sciupa sù Zinetti in uscita. Eppure l'occasione era delle più ghiotte. I pericoli scuotono il Pescara che, passato lo shock, si riprende e inevitabilmente raddoppia, triplica e mette in tasca due punti al termine di un secondo tempo senza storia. Due uomini in meno si fanno sentire. Pagano raddoppia in contropiede dopo che Paparesta non se l'è sentita di infierire sui cesenati assegnando la massima punizione per evidente fallo in area di Oelain su Berlinghieri. L'arbitro si farà! «perdonare» (dai pescaresi) al 39' quando assegnerà il secondo rigore della partita per un fallò, in verità veniale, di Cuttone su Berlinghieri in progressione. Batte Oasperini ed è 3-0. Ma non è finita: al termine, il presidente del Cesena, Edmep Lugaresi, ha paròle che mal si conciliano col periodo post-natalizio: «Se ce l'avessero detto, avremmo risparmiato una trasferta. Paparesta 3-Cesena 0, questo è il vero risultato. Avete visto tutti quello che ha combinato questo signore in campo. Il primo rigore non c'era, il secondo nemmeno, non parliamo delle espulsioni di Calcaterra e Josic che, prima, non erano stati neanche ammoniti. Non si possono vanificare in 80" i sacrifici di una città piccola come la nostra. La direzione di gara è stata un insulto verso di noi, verso il pubblico che paga il biglietto, verso tutti, insomma». Albertino Bigon, l'allenatore battuto, gli fa eco e concorda: «Se vogliamo parlare di calcio,'fatemi domande soltanto sul primo tempo». Dall'altra sponda Giovanni Galeone è ermetico: «Se Bigon dice che la partita è durata un tempo, io dico che è durala 56'». Insomma: un tranquillo incontrò da concludere con baci, abbracci e auguri, si è trasformato in un velenosissimo primo capitolo di una storia che certamente avrà un seguito tra squalifiche e deferimenti. 3-0 Pescara: Zinetti 8; Campione 8, Bergodl 5,5; Bruno 6, Junior 5,5 (87' Ferretti sv), Marchegteni 5,5; Pagano 7,5, Miano 6, Edmar 6, Oasperini 6, Berìinghleri 6 (85' Caffiarelli sv). A1L: Galeone 6. Cesena: Rossi 6; Cuttone 5, Chi ti 5; Bordin 5, Calcatemi 5, Josic 3; Aselli 5 (59' Traini 6), Piracclni 6,5, Agostini 5,5, Domini 5,5, Hohnqvist 5. Ali.: Bigon 8. Reti: 50' e 85' Oasperini (entrambi su rigore), 78' Pagano. Arbitro: Paparesta 6. Ammoniti: Domini, Chiti, Cuttone, Miano. Spettatori: 5596 paganti, incasso di 114.960.000 lire. Abbonati 15.633, quota partita di 316.273.944 lire.