Quel Verona scomparso

Quel Verona scomparso Primo piano Quel Verona scomparso DAL NOSTRO INVIATO VERONA — Il basco di traverso, il cappottino grigio, t Jeans comprati all'Upim, il solito saltare dalla panchina, quattro frasi smozzicate dopo la partita. Osvaldo Bagnoli è rimasto quello di sempre. I due punti di fine anno hanno rinviato una imbarazzante resa dei conti tra il tecnico dello scudetto e la società. Ma resta l'ombra di un disamore a turbare il futuro della coppia. «Non hanno il coraggio di dirlo, ma qualcuno pensa che io ormai abbia Catto il mio tempo, qui», ha ripetuto l'Osvaldo. Una frase fatta, da prendere alla lettera, stavolta: Bagnoli «ha Catto il suo tempo» a Verona, proprio il suo, e nel migliore dei modi. Soltanto che lui è rimasto lo stesso, intorno è cambiato tutto. Del Verona e della Verona dello scudetto è rimasto giusto l'Osvaldo, con una coerenza che più d'uno vive quasi con fastidio. Perché è difficile rimanere amici dopo un grande amore. E il cappottino di Bagnoli, le sue frasi non finite, il cappellino da operaio, sono un ricordo costante dei tempi gloriosi, rendono intollerabile l'altrimenti dignitosissima realtà di un Verona tornato provinciale. Meglio sarebbe dare un taglio netto: il Verona da una parte, Bagnoli dall'altra. Ma dopo aver rifiutato tante offerte (Inter, MUan, Roma) l'uomo col basco è passato di mòdo, non fax un gran mercato. Lo ha invece Mascetii, amico inseparabile. Insieme hanno inventato lo scudetto gialloblù, che in prospettiva appare tanto più magico. Quanti anni luce sono passati? Grandi magie che si spiegano con la bravura dell'allenatore, ma anche con un clima irripetibile. In assenza di questo, anche Bagnoli s'è inaridito, ha smesso di sfornare uova d'oro. E cerca d'andare avanti così, una toppa qua e l'altra là, una zona annunciata e presto accantonata, a braccetto dei dirigenti, senza farsi troppo male. C. mal.

Persone citate: Catto, Del Verona, Osvaldo Bagnoli

Luoghi citati: Roma, Verona