Romiti: «Meglio l'Avvocato ai Caraibi»

Romiti: «Meglio l'Avvocato ai Caraibi» Romiti: «Meglio l'Avvocato ai Caraibi» ROMA — Romani di nascita, antiromanisti di fede, avversari di professione: lo juventino Cesare Romiti, amministratore delegato della Fiat, e il laziale Ottaviano Del Turco, numero due della Cgil, hanno chiuso l'anno sotto lo stesso tetto: la tribuna Vip dell'Olimpico. Gli occhi a Roma-Napoli, il cuore e le orecchie alla radio, che trasmetteva notizie sulle loro squadre. Notizie che hanno regalato un sorriso soprattutto a Romiti, grazie al gol vittoria di Altobelli: «Ho rinunciato al derby perché si soffre troppo. Qui non 7ni sto annoiando, anche se, francamente, mi aspettavo più effervescenza». Prima di andare allo stadio, Romiti aveva parlato al talefono con il juventino più illu¬ stre, in vacanza ai Caraibi: «Ho sentito l'Avvocato per scambiarci gli auguri di fine anno. Agnelli ha detto che mi invidiava, perché, se fosse stato in Italia, anche lui avrebbe preferito Roma-Napoli al derby di Torino. Gli ho risposto che l'invidia era reciproca, perché lui era in barca su uno splendido mare e io no!». Una battuta su Zavarov («£' il migliore della Juvc, se lo lasciano giocare») e poi la fuga dallo stadio verso la fine («ma mai presto come Boniperti»), mentre Del Turco scherzava su questa «rimpatriata, prima che lo sciopero generale torni a dividerci» e commentava la partita lapidario: -Buona Roma, grande Careca, tanto Massaro, poco Maradona». m. g.

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