Voeller meglio di Careca

Voeller meglio di Careca Contro il Napoli i giallorossi infilano la quarta vittoria consecutiva Voeller meglio di Careca Liedholm indovina tutte le mosse, la Roma a una punta gira a mille sotto la spinta di Manfredonia e Policano - Evanescente Maradona di GIORGIO VIOLINO ROMA — E quattro! Quattro vittorie consecutive, nessun gol al passivo, e adesso anche lo scalpo del Napoli. Le nevrosi del calcio nazionale avevano dato per spacciato Liedholm un mese addietro, e da allora la Roma ha fatto otto punti, scalato posizioni in classifica. Sabato, fra le rovine dell'Olimpico, Rudy Voeller ha siglato la migliore delle sue tante ottime partite di questa stagione segnando a tre minuti dalla fine, ma comunque fino a quel momento la Roma aveva deminato il campo e letteralmente annullato il Napoli. L'Inter è lassù, a distanza siderale, ma l'ex Rometta è tornata ad essere protagonista di vertice con un calendario che le assegna altre tre partite consecutive a Roma con Juventus, Lazio e Milan: sono tutte impegnative, è vero, ma capitano proprio con la squadra che gira a mille. Nel sabato inglese, Liedholm ha riproposto la formazione ormai rodata, con una punta sola, tanti centrocampisti e la difesa antica. Nessun accorgimento difensivo particolare su Maradona, se non il pressarlo subito, appena entrava in possesso di palla, con l'uomo che capitava. Ribadita invece la doppia funzione di Manfredonia, centrocampista sì, ma con il compito di proteggere la linea di difesa non appena il Napoli avesse preso iniziati ve. Tra le due linee da 4 uomi ni ciascuna (tenute molto serrate finché il fiato ha tenuto) Manfredonia era il pendolo di Liedholm, modulo di successo non inferiore a quello di Foucault. Voeller davanti non era solo per le proiezioni continue di Massaro e Policano rispettivamente a destra e sinistra, ma abbastanza centrali da lasciar spazio sulle fasce anche a Nela e Tempestilli. Poche le puntate di Giannini, tenuto in regia arretrata, e forse è stato un errore visto che al 42' il principino si è guadagnato un rigore che solo Agnolin ha potuto negare. In compenso a proporsi è toccato tante volte a Desideri, ma tutte le conclusioni sono state tragicamente sprecate. Se non ci fosse stato il gol finale di Voeller, sulle spalle del traccagnotto romanista sarebbe pesata per intero la responsabilità di un punto buttato via: ha calciato l'aria (23') su un delizioso assist da 40 metri di Giannini, solo soletto ha schiacciato di testa (45') debolmente su Giuliani da due metri, e an- cor più libero (57') ha incornato in direzione opposta alla porta. Gli allenamenti assidui di questi giorni semi-festivi hanno dato i loro frutti perché a concludere ci hanno provato tutti e in più occasioni. Giuliani ha fatto il miracolo togliendo da sotto la traversa (44') una gran botta di Policano su punizione, ma nulla avrebbe potuto fare al 55' se il sinistro di Nela avesse sfiorato l'incrocio dei pali all'interno anziché all'esterno. Massaro cascatore provetto era vittima vera di Carannante (80') sul filo dell'area, in una prefigurazione del gol che sarebbe venuto a minuti. Ripartiva ancora Massaro (87'), sulla destra ma non troppo come da schema, e prima di essere abbattuto faceva filare Tempestilli sulla destra estrema; prontissimo il cross e Voeller trovava il tempo giusto per anticipare Corradini e girare in porta. E il Napoli dov'era? Forse era in vacanza per seguire la linea filosofica di Maradona, che dal canto suo è riuscito a non fare nulla di utile o almeno di inutile e bello. Oltre a Giuliani, soltanto Ferrara, Crippa e Careca raggiungono la sufficienza, uno per reparto, troppo poco. Bianchi ci ha messo del suo facendosi sorprendere dalla formazione romanista annunciata da Un mese e sbagliando compiti e marcature. Piazzato Ferrara su Voeller, si è trovato con Corradini portato a spasso per mezzo campo da Policano, e con Fusi risucchiato lontano da Giannini. In compenso Crippa ha dovuto fare il terzino su Massaro o Tempestilli e non è mai riuscito a costruire un'azione. Aggiungete le incertezze di Renica, l'uscita di Francini per infortunio dopo una ventina di minuti con il disastroso rimpiazzo di Cai-armante, il fiato corto di De Napoli e la scarsa vena di Carnevale, controbilanciate soltanto dagli a fondo di Careca. Nella ripresa Bianchi s'è finalmente accorto del disagio di Corradini e lo ha spostato su Voeller, ma ha anche avuto l'infelice idea di togliere Careca per difendere lo 0 a 0 con un Filardi in più. E Voeller lo ha castigato. Nel bene e nel male Maradona è sempre decisivo. Tante volte ha risolto lui partite come questa/dove ben pochi facevano la loro parte, o perlomeno ha dato il minimo aiuto a Careca per permettergli la botta vincente. Sabato è rimasto in vacanza. Con la moda attuale chissà se tornerà? 1-0 Roma: Tancredi 6; Tempestilli 6,5, Nela 7; Manfredonia 7,5, Oddi 6, Collovati 6; Massaro 7, Desideri 5, Voeller 8, Giannini 6, Policano 6,5. Ali. : Liedholm 7. Napoli: Giuliani 7,5; Ferrara 6,5, Francini s.v. (21' Carannante 4,5); Fusi 5, Corradini 5, Renica 4,5; Grippa 6, De Napoli 5, Careca 7 (83' Filardi sv), Maradona 4,5, Carnevale 5,5. Ali.: Bianchi 5. Arbitro: Agnolin 6 Rete: 87'Voeller Ammoniti: 43' Tempestilli e Carnevale, 58' Desideri. Spettatori: paganti 20.633, incasso di 699.256.000 lire; abbonati 18.655, quota partita di 555.230.000 lire.