Barros: «Mi basta aver conquistato i tifosi»

Barros: «Mi basta aver conquistato i tifosi» Barros: «Mi basta aver conquistato i tifosi» Così il portoghese attenua l'amarezza per essere finito in panchina • «E in quei pochi minuti giocati avrei anche potuto segnare» - Laudrup: «Non vi dico se volevo tirare o passare la palla ad Altobelli» TORINO — Chi ha visto Zavarov? In campo s'è perso quasi subito è non crediamo per colpa di quell'entrata iniziale di Ferri. Lui con il derby non ha avuto proprio nulla da spartire. Ma non è stato possibile vederlo neppure negli spogliatoi. Comprendiamo la sua delusione, di certo né Boniperti né Zoff gli avranno fatto molti complimenti. Ma un minimo di autocritica, di semplice atto di discolpa non guasterebbe in questi casi. Mauro, ad esempio, offre una possibile interpretazione al derby deludente dei bianconeri, confortati solo dal risultato: "Il Comunale è un campo vergognoso — afferma il centrocampista entrato a furor di popolo in squadra e poi anche fischiato in qualche frangente dell'incontro — non è possibile giocare bene, effettuare tre passaggi di fila sènza sbagliare. Il fondo è duro, e per il Toro che doveva difendersi è stato più facile. Adesso ho capito perché in casa la Juve ha sempre faticato a imporre il suo gioco, è colpa di questo campo. Con il Toro le difficoltà sono state ingigantite dal fatto che loro hanno giocato con nove difensori, sicuramente perché non avevano una squadra migliore da schierare'. Barros, che per Mauro ha perso il posto, che a Mauro dalla panchina ha procurato non pochi problemi per via della gente che lo invocava in campo, spiega: "In quei pochi minuti che ho disputato ho anche avuto l'occasione di segnare, ma Marchegiani ha alzato in corner il mio pallonetto. Dalla panchina ho visto una bella Juve, con tanta voglia di vincere, io ho cercato di fare del mio meglio quando il mister mi ha detto di entrare. Lui mi ha spiegato l'esclusione con motivi contingenti, dovuti alle esigenze della squadra. Non so però se a Roma ritroverò il mio posto, tocca a Zoff decidere la formazione. Vorrei però dire che considero questo '88, nonostante il derby in panchina, un anno positivo per me. E la soddisfazione più bella l'ho ricevuta dai tifosi che invocavano il mio ingresso in campo, vuol dire che ho conquistato il pubblico di Torino: Ed ecco Laudrup che preferisce non rispondere alla domanda clou. Voleva tirare oppure ha passato la palla ad Al' tobelli nell'azione del gol? La mancata risposta lascia pensare che tutto voleva fare Laudrup tranne un assist. Resta l'immagine travolgente della sua pro¬ gressione sulla fascia destra. -Non è stato il più bruttò derby dell'88—afferma il danese — senz'altro peggiore è stato quello dello spareggio Uefa di maggio. Noi abbiamo avuto qualche difficoltà ad esprimerci al massimo, però direi che potremmo essere soddisfatti se nell'89 saremo capaci di giocare come in quest'ultima parte dell'88". Cabrini e Marocchi spiegano due episodi poco chiari. Il terzino: «A fine incontro ho tirato fuori su cross di Altobelli. Ero stato spinto da dietro, ma l'arbitro ha applicato la regola del vantaggio in quanto avevo calciato ugualmente'. E il centrocampista: -Per me èra da rigore l'intervento di Fuser verso lo scadere del primo tempo. L'arbitro non l'ha concesso e poi mi ha detto che era vicinissimo all'azione e aveva visto bene: A un certo punto dell'incontro il Torino ha buttato fuori la palla per permettere a) sanitari di soccorrere un giocatore granata. E Cabrini, in attesa di restituire il pallone agli avversari, s'è avvicinato alla panchina torinista. E ha parlato con Sala: -Mi ha itolo detto che stava soffrendo, che era tutto più facile quando era in campo con noi». fbad.

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