E lo zingaro si fa amare

E lo zingaro si fa amare Primo piano E lo zingaro si fa amare TORINO — Che i giovani granata fossero disposti a dare il meglio di loro stessi nel derby, era facile da prevedere. Claudio Sala alla vigilia aveva parlato di «squadra coraggio» e più non poteva chiedere. Ma la sorpresa del derby granata è stato Hans Skoro. Lo «zingaro» già in occasioni precedenti, sin dall'inizio della stagione quando pativa logiche difficoltà di ambientamento, aveva dimostrato di sapersi calare in una realtà di gioco non facile. Ma ieri si è battuto come se anche lui fosse nato nella nursery calcìstica del Filadelfia. Decine di scatti alla rincorsa e al controllo di palloni raramente docili e precisi, volate lunghe, una continua battaglia a gomitate nella quale l'arbitro D'Elia si è inserita bene, dividendo con attenzione i falli dell'attaccante da quelli dei difensori. A guardia dello jugoslavo ha faticato inizialmente Favero, e Zoff allora cambiava la marcatura: Favero cercava Zago, e la battaglia rude fra Bruno e Skoro durava sino al 90' per offrire le maggiori emozioni del match. Scontri duri senza ritorsioni. E' possìbile che l'osservazione della gara nel suo insieme abbia privato molti spettatori di uno dei motivi agonistici più interessanti dell'ultimo derby dell'anno. Non crediamo sia un divertimento af- frontrare una partita importante, comunque novanta minuti, sapendo di essere la sola punta di una squadra tecnicamente inferiore in partenza. Skoro, aspettando rinforzi offerti soprattutto da Zago, talvolta da Fuser, in alcune occasioni del motorino Catena, ha accettato la parte ben sapendo che la difesa della Juventus (anche •Tricella in progresso) non è più quella allegra dell'avvio di stagione. Lo jugoslavo, del quale è nota la caratteristica di attaccante che per rendere deve «partire da lontano», ha accettato la parte ingrata con evidente spirito di corpo. Non crediamo si debba tirare in ballò l'assenza dell'evanescente Muller. Skprp. nqp ha bi-sógno di vivere sulle «disgraW»" altrui' Piuttosto si pUònairecTrean'afc^bràslliàho servirebbe una iniezione di sangue slavo. Claudio Sala non può pensare adesso, con una classifica che rende drammatico il bisogno di punti, che il forzatamente scarno schema d'attacco del derby possa essere ripresentato, e neppure che lo jugoslavo ripeta partite dal cosi pesante dispendio fisico. L'importante per il Torino, prima che Skoro «muoia», è che sia presto disponibile Bresciani. Perché su Muller, oggi, è impos¬ sibile contare. b.p.

Luoghi citati: Bruno, Filadelfia, Torino