La Puglia «felix» scopre all'improvviso delitti, droga, rapimenti e delinquenza

La Puglia «felix» scopre all'improvviso delitti, droga, rapimenti e delinquenza La Puglia «felix» scopre all'improvviso delitti, droga, rapimenti e delinquenza Organizzazioni di stampo mafioso e bande criminali mettono radici in una zona del Mezzogiorno che pareva al riparo da simili fenomeni - Alla base del malessere, disoccupazione e scarso impegno delle istituzioni BARI—E tutto d'un tratto ci si sente sgomenti. I coniugi Tozzi sgozzati in casa a Triggiano, un paesino quasi in periferia di Bari: una incognita il movente e gli assassini. Nella campagna di Aitamura, sulla Murgia barese, un cacciatore rinviene per caso il corpo straziato di Lucrezia Pascale, una sfortunata ragazza tossicodipendente ammazzata a pistolettate. Nella stessa mattinata a Fasano, in provincia di Brindisi, è rapito sotto la sua abitazione Marzio Perrini, titolare con il fratello di una ditta per l'esportazione di carrube. Sulle motivazioni del rapimento si fanno le più svariate supposizioni e a tutt'oggi non c'è stato alcun contatto con la sua famiglia. A Fasano di gente ricca ce n'è, e non si capisce perché abbiano rapito proprio lui, una persona molto riservata, che se non è povera certamente non è neanche miliardaria. Si sarà trattato di un errore? Del resto in questa zona a cavallo tra le province di Brindisi e Bari sono più che evidenti 1 segni della malavita organizzata: gente diventata ricchissima in poco tempo, contrabbando di sigarette, traffico di droga, estorsioni ed altro. Non solo, ma qui su circa 30 mila abitanti ci sono oltre 800 tossicodipendenti, si vive con il fiato sospeso, non si è più sicuri di nessuno e di niente. «Afa non è giusto criminalizzare Fasano, Ostuni o l'intero Salento», dice Tonino Saponaro, direttore di una tv privata. «Se la situazione qui è più grave che altrove non si può non tenere conto del ristretto numero dei delinquenti rispetto all'intera popolazione». E un altro delitto sconvolge il Salento: a Novo11, Carmine Acculi, un poliziotto in servizio presso la Squadra mobile di Lecce nel tentativo di sventare una rapina viene assassinato. Nelle città e nei paesi la gente è sdegnata e alla Regione lo stesso presidente, Giuseppe Colasanto, è vivamente preoccupato per quanto sta accadendo: 'L'unico strumento che abbiamo per intervenire seriamente nel fenomeno è quello di perseguire ogni strada utile all'obbiettivo dell'occupazione. Infatti, soltanto garantendo la possibilità di un lavoro per tutti si può combattere il rischio che i nostri giovani cadano nelle spire di una delinquenza sempre più capillarmente organizzata». Ed il sindaco di Bari, De Lucia: 'Si comincia con gli scippi e si può sfociare nel traffico di droga. E' la qualità della vita che ci si deve sforzare di migliorare, così come bisogna dare delle prospettive certe. Per questo stiamo per creare al quartiere San Paolo una cittadella della gioventù e portando avanti con l'Istituto di criminologia uno studio per sezioni sulla città». La disoccupazione, la povertà, l'impossibilità di poter dar sfogo alle proprie esigenze, il vivere in paesi dove c'è nulla, solo qualche bar e tanta tristezza, sono certamente causa del diffondersi della droga, della delinquenza, della violenza insensata per sentirsi qualcuno, dell'omertà. La mancanza sentita della presenza delle istituzioni ha permesso il formali : di organizzazioni delinquenziali come la «sacra corona uni I ta», con stretti rapporti con la camorra e la 'ndrangheta, che dal Salento sta mette rido radici in tutta la Puglia, gente, non sentendosi garantita, si lascia andare ai ricatti di una delinquenza che sembra poter spadroneggiare. Spiega l'onorevole Adriana Poli Bortone: «A Lecce per i giovani non si è fatto nulla, l'unico sfogo che hanno è la curva Nord dello stadio ed il passeggio. Manca il lavoro, scarseggiano le industrie ed in Comune si litiga per gli interessi legati al piano regolatore. Certe volte ci si sente abbandonati a se stessi, ma è anche il governo che ci fa provare questa sensazione. Per avere il doppio binario Lecce ha dovuto aspettare 118 anni, mi auguro che non si debba aspettare altrettanto per far sì che la gente del Salento possa vivere, dato che allo stato attuale c'é solo forse di che poter sopravvi■ere». In questura, i colleghi di Carmelo Accuri sono tesi, n capo della squadra mobile, ùottor Napoletano, ha da poco ricevuto l'identikit di uno degli assassini, è molto equilibrato sebbene non riesca a mascherare la sua stanchezza e la rabbia per ciò che è accaduto: 'Purtroppo la malavita leccese in questi ultimi anni è diventata spregiudicata e<£ i fatti dimostrano che ha fatto un salto di qualità». E Domenico Tarantino, segretario provinciale del Siulp: 'La provincia è vastissima e ci sono carenze a livello di personale e località abbandonate a se stesse. E' inutile continuare a pensare che il Salento sia la terra della pace. Le statistiche parlano chiaro. Ci vogliono mezzi e personale idoneo per affrontare questo tipo di delinquenza e, soprattutto, un maggior coordinamento delle forze di polizia». E' sera, per Novoli circola poca gente, qualche ragazzo con le mani in saccoccia e le spelle ricurve in avanti per 11 freddo. Non parlano. In un bar un avvocato beve della birra e chiacchiera dell'accaduto con il barista, ma...: «La prego, è tardi, debbo chiudere. Lei va via, io resto qui, ho il mìo bambino e mia meglie. Il cappuccino ed il cornetto son pagati». Francesco Saltarelli