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La vera sorpresa dell'89 verrà dal Sud del mondo Cerchiamo di capire che cosa porta Tanno nuovo La vera sorpresa dell'89 verrà dal Sud del mondo Le grandi novità hanno radici antiche. Quelle del 1989 covavano già nel 1988. Ma non mancheranno piccole sorprese. Viviamo infatti in un'epoca ricca di contraddizioni e di colpi di scena. Si crede scientifica e non può fare a meno dell'astrologia. Si ritiene air, tamentc razionale e spende somme enormi dai maghi c dalle fattucchiere. Adora la leggerezza, sogna il tempo libero e si porta dietro palle di piombo al piede. Vorrebbe trasformare la religione istituzionale in religiosità personale e si trova davanti un Papa iperattivo che viene dalle trincee con la corazza del dogma. Quali saranno le novità del 1989? La prima sarà di segno politico. Sarà la più vistosa e ia più pesante. Sarà data dalle difficoltà interne di Michail Gorbaciov. E' più difficile scuotere la letargia burocratica in un regime socialista che in una società capitalistica. Nel primo, infatti, di burocrazia ce n'è una sola e coincide con uno Stato accentrato che e l'unica fonte di legittimità. Nel capitalismo almeno vi sono più burocrazie e con un poco di fortuna il cittadino può giuocarne l'una contro l'altra. A Gorbaciov in difficoltà verranno paradossalmente in aiuto i suoi nemici tradizionali, quelli che fino a ieri definivano il suo Stato l'impero del male. Gli offriranno persino un piano Marshall. Ma l'impresa risulterà tutt'altro che facile. Anche perché si rimescoleranno tutte le carte. Integrandosi, magari varando la moneta unica europea, se non ancora il passaporto unico — quanto è vero che la bandiera segue il commercio! — l'Europa allontanerà dal¬ l'Atlantico, sia pure per poco, forse meno di un lustro, gli Stati Uniti; li spingerà indirettamente verso il Pacifico. Ex Oriente lux, tutti guarderanno all'Est, e non si tratterà solo della stella dei Magi carichi dei doni della Befana. Gli Stati Uniti, un tempo strettamente interessati all'Europa, guarderanno al Giappone, alla Corca, a Formosa, alla Cina. E gli europei, ormai sulla via dell'uiiificazionc? Anche loro guarderanno all'Est. Ma l'Est dell'Europa è la Russia, con i Paesi europei orientali che le fanno — si fa per dire — corona. La vera novità del 1989 verrà però dal Sud del mondo. Si capirà — o si comincerà a capire — che i problemi del Sud, dai debiti verso le banche a quei debiti verso la vita che sono i figli, sono in realtà i problemi anche del Nord. Il benpensante si lamenta della pacifica invasione degli immigrati'di colore. A torto. Senza l'apporto di questi immigrati, spesso in arrivo clandestinamente in condizioni subumane, l'economia delle società ricche entrerebbe in crisi. Dopo decenni di cecità, si comincerà probabilmente a studiare anche le basi di partenza dell'immigrazione, non ci si preoccuperà esclusivamente di come integrare, assimilare, «di<"»rire» l'immigrato. Questo vorrà dire affrontare seriamente il problema dell'indebitamento dei Paesi in via di sviluppo. Questo debito, che era di 950 miliardi di dollari nel 1985, tocca oggi i 1200 miliardi di Franco Ferrarotti (Segue a pag. 2 - 3' col.)