«Vi salveremo dagli stregoni»

«Vi salveremo dagli stregoni» A Milano centro di controllo scientifico: «Troppe fantasie propinate alla gente» «Vi salveremo dagli stregoni» L'idea è di fisici e biologi, che si serviranno di prestigiatori per smascherare i «fenomeni paranormali» - Nel mirino anche giornali e televisioni che «presentano come veri alcuni fatti che derivano da errori o imbrogli» MILANO — 'Mettere in guardia il pubblico contro certe informazioni pseudoscientifiche e sensazionalistiche che presentano come autentici alcuni fatti che si rivelano poi frutto dì errori o mistificazioni»: è il programma del Comitato Italiano per il controllo delle affermazioni sul paranormale (Cicap), costituito a Milano. La sede è in via Ozanam 3, numero di telefono 02/29409522: «Possono chiamare tutti quelli che condividono le nostre idee o vogliono informazioni: L'iniziativa è del biologo Silvio Garattini, dell'astrofisico Margherita Hack, del fisico e filosofo della scienza Giuliano Toraldo di Francia, del pedagogista Aldo Visalberghi. Sono già pervenute le adesioni dei premi Nobel Daniele Bovet, Rita Levi Montalcini, Carlo Rubbia. Articoli su quotidiani e periodici, interventi alla radio e in televisione, saggi su riviste scientifiche, libri, borse di studio, premi per tesi di laurea (uno di 5 milioni è già stato istituito), una pubblicazione mensile. «Non intendiamo — spiega Visalberghi —proporci come centro di ricerca. Semplicemente, abbiamo sentito il dovere di fornire un servizio al pubblico, vista la facilità con la quale gli vengono propinate fantasie». n Cicap prevede pure un continuo scambio con altri centri che nel mondo operano per arginare la credulità; ad esempio, agirà in collegamento con il Comitato scien¬ tifico per l'indagine del presunto paranormale, che ha sede centrale a Buffalo e uffici in una sessantina di Paesi. Di fianco agli uomini della scienza, alcuni abili prestigiatori: apporto indispensabile, loro più di ogni altro sono in grado di riconoscere i «trucchi». Negli Stati Uniti, per esempio, collabora con il centro di Buffalo il celebre James Randi, che di recente con un suo amico anonimo è stato autore di una beffa sulla reincarnazione. D «complice» ha scritto un libro nel quale raccontava di essersi chiamato in un certo modo, e di avere insegnato una determinata materia in università durante un particolare periodo. Ne sono seguiti servizi sui giornali e alla tv, incontri, dibattiti, interviste. Poi è andato in Australia, invitato per un ciclo di conferenze. Pubblicità e curiosità sono arrivati al culmine. A questo punto ha rivelato che s'era inventato tutto, di concerto con Randi: non erano mai esistiti né un professore, né un ateneo, né una località con quei nomi. Ma nessuno aveva pensato a fare un controllo d'archivio. «Il fatto più grave — prosegue Visalberghi — è il diffondersi di una mentalità da un lato incline all'improvvisato, alfavolosOi all'incredibile, dall'altro sempre più diffidente verso quanto è prova e verifica. Proprio oggi, invece, avremmo un estremo bisogno della scienza e dell'atteggiamento scientifico, non fosse altro perché solamente così si potrà uscire dai guai nei quali certe applicazioni tecniche ci hanno cacciato. Come rimediare, per esempio, all'effetto serra? Chiedendo agli astrologi le combinazioni planetarie più favorevoli? Le pratiche paramagiche non servono». n pedagogista ricorda pure quanto accadde una decina d'anni fa in Olanda, a proposito di un misterioso delitto rivelato da un sensitivo: «Molte persone auspicavano, allora, die le polizie del mondo fossero dotate di una sezione di veggenti. Poi, fortunatamente, ci furono i servizi di Piero Angela che smontarono tutto». Nasce in quel periodo, e con il giornalista Rai, l'idea di costituire un centro per informare il pubblico. Intanto, il paranormale prospera: cucchiai che si piegano, tumori che si sciolgono sotto il calore delle mani, astronauti che comunicano telepaticamente, persino militari che studiano come fermare i carri armati con la forza del pensiero. Ma perché sono così tanti quelli che ci credono? Giuliano Toraldo di Francia accusa in primo luogo i mezzi di comunicazione, la televisione in particolare: i fenomeni normali «non fanno notizia. Interessa una pietra che, lanciata per aria, si alza invece di cadere. Le tv sono dominate da quell'infernale meccanismo che è l'indice di ascolto. Cosi si finisce per dare a tutti quello che una maggioranza incolta chiede^. Ornella Rota

Luoghi citati: Australia, Buffalo, Milano, Olanda, Stati Uniti