Re del basket dal giudice per usura

Re del basket dal giudice per usura Il vicepresidente della Lega raggiunto da un mandato di comparizione Re del basket dal giudice per usura Gianluigi Ponili respinge ogni accusa - E De Michelis, a cui aveva presentato le dimissioni, Io ha confenftJ&qoWeU'ente; dj govèrno della pallacanestro - A Bologna si indaga anche su altre venti persone BOLOGNA—Gianluigi Porcili, gran patron della Virtus pallacanestro di Bologna e vicepresidente della Léga basket, è stato raggiunto da un mandato di comparizione per associazione aVdelinouere di stampo mafioso finalizzata a usura ed estorsione. D. provvedimento, .che interessa un'altra ventina di persone, tra cui anche un uomo d'affari di Bologna, Livio Collina, sta facendo molto rumore negli ambienti sportivi bolognesi dove il nome di Porcili si identifica con quello della rinascita della Virtus-Knorr. n giudice che conduce le indagini, Sergio Castaldo, si è limitato a confermare l'invio dei mandati di comparizione, ma non ha voluto aggiungere altro. Dalle indiscrezioni apprese, sembra che l'inchiesta faccia riferimento a episodi di usura e di estorsione, ma Porcili ha smentito, attraverso i suoi avvocati, il suo coinvolgimento nei reati al centro dell'indagine. -L'avvocato PoreUi — hanno riferito i legali Alessandro Gamberini e Roberto Landi — si dichiara estraneo a qualunque viceTida che possa formare oggetto dell'istruttoria condotta dal giudice Castaldo, del quale rimane a disposizione per ogni esigen- za di giustizia e confida in un rapido chiarimento del tutto favorevole alla sua posizione». H provvedimento nei confronti del procuratore generale della Virtus-Knorr risale a dicembre, ma la notizia è trapelata solo ora dopo che Io stesso PoreUi nel mese scorso ne aveva pi '•lato a una riunione della Lega basket, di cui è vicepresidente dal 1984. Porcili ha voluto avvisare i colle¬ glli dirigenti della Lega prima che del fatto parlassero i giornali. Una «cortesia» usata anche con il presidente della Lega basket, il vicepresidente del Consiglio Gianni De Michelis, al quale Porcili avrebbe offerto le sue dimissioni. Ma la Lega ha voluto confermare Porcili alla vicepresidenza dell'ente di governo del basket. L'inchiesta condotta dal giudice Castaldo sarebbe la formalizzazione di un'indagi¬ ne avviata l'anno scorso dal sostituto procuratore Claudio Nunziata. Nel corso di un processo un pregiudicato, Littorio Pepoli (ex buttafuori della Virtus), fu sentito come imputato. Pepoli disse alla Corte di essere venuto a conoscenza che Nunziata aveva richiesto remissione di oltre 30 ordini di cattura per associazione per delinquere di stampo mafioso finalizzata all'usura e all'estorsione, e che tuttavia i provvedimenti non furono mai autorizzati. L'inchiesta, poi formalizzata, passò successivamente nelle mani di Castaldo. Livio Collina, l'altro nome «di punta» dell'indagine, amico di Porcili, è già stato coinvolto in inchieste giudiziarie. Tre anni fa, insieme al fratello Romano e a un'altra ventina di persone, fu processato (ma assolto) perché ritenuto uno dei capofila dell'organizzazione del gioco d'azzardo a Bologna e in Romagna Anche in quell'occasione, Porelli fu coinvolto marginalmente, per poi essere prosciolto in istruttoria. Al processo gli imputati furono tutti assolti n giudice Castaldo interrogherà le persone incriminate nelle prime settimane di febbraio. L'avvocato Landi ha detto che Porelli, sentito telefonicamente, ha richiesto di sollecitare l'interrogatorio. Landi ha anche sottolineato la «correttezza» del magistrato, il quale 'di fronte ad un'ipotesi di reato gravissimo, che comporta l'obbligatorietà del mandato di cattura, ha optato per lo strumento più delicato, il mandato di comparizione che in pratica è la richiesta di un chiarimento». Marisa Ostolani

Luoghi citati: Bologna, Romagna