Shamir: taci, Europa
Shamir: taci, Europa Shamir: taci, Europa «Non accettiamo lezioni sull'Olp» - Il piano di pace israeliano sarà presentato all'Orni GERUSALEMME — Secondo Yitzhak Shamir -l'Europa non ha il diritto di imporre soluzioni o esercitare pressioni economiche' contro Israele per costringerlo ad accettare una formula di pace contraria ai suoi interessi. Il primo ministro israeliano precisa tuttavia «di non essersi mai opposto a qualsiasi tipo di coinvolgimento europeo nella situazione mediorientale» dal momento che l'Europa è vicina alla regione e vi ha forti interessi economici. Il premier ha rilasciato queste dichiarazioni in un'intervista pubblicata ieri dal Jerusulem Post, alla vigilia dell'arrivo in Israele del ministro degli Esteri spagnolo Francisco Fernando Ordonez, in missione esplorativa per conto della Cee. Shamir ha ricordato che «gli europei non possono avvicinarci all'Olp. Questo dipende soltanto da noi-. Ha affermato inoltre che la posizione Cee stabilisce a priori quale debba essere l'esito finale del negoziato: «Uno Stato palestinese, e questo nega l'esistenza di Israele. Mi è difficile afferrare come mai non si rendano conto di questo fatto». A proposito del dialogo tra Europa e Olp, per Shamir è «una sorta di rapporto amoroso, che non mi so spiegare. Spero sia sia solo una moda». H primo ministro ha detto di «cercare vie diverse per un negoziato di pace, senza deviare dai miei principi», cioè un negoziato diretto tra le parti in conflitto, e che rivelerà i suoi piani nel corso della prossima visita a Washington. Gli Usa, secondo Shamir, hanno responsabilità diretta nel prolungamento dell'Intifada (anche ieri vi sono stati scontri, ed è morto un quindicenne rimasto ferito giovedì), alimentata dalle aperture di Reagan all'Olp. (Ansai
Persone citate: Francisco Fernando Ordonez, Reagan, Shamir, Yitzhak Shamir
Luoghi citati: Europa, Gerusalemme, Israele, Usa, Washington
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