Maiocco: «Rovinato dagli 007 inglesi» di Beppe Minello

Maiocco: «Rovinato dagli 007 inglesi» Quattro ore di interrogatorio in tribunale per l'ex capo dell'impero Sicmu accusato di bancarotta Maiocco: «Rovinato dagli 007 inglesi» «Gli agenti di Sua Maestà fecero fallire un contratto per la fornitura di 2 centrali elettriche alla Romania» • Così nell'81 sarebbe cominciato il dissesto - L'errore sospetto della Barclays Bank Pimpante, a dispetto del catastrofico quadro clinico che gli ha impedito di partecipare sin dall'inizio al processo, Gianfranco Maiocco, 51 anni, si è finalmente presentato, ieri, davanti ai giudici della 5a sezione del tribunale penale per raccontare la sua verità sul clamoroso crollo dell'«impero» Sicmu, un dissesto che lasciò un «buco» di circa 50 miliardi. Ma tali e tante sono le accuse dalle quali deve difendersi, che 4 ore si sono rivelate insufficienti per esporre tutti i suoi argomenti. L'interrogatorio continua oggi. Ben presto a suo agio nell'illustrare lease-back e fideiussioni, contratti e esposizioni bancarie («Afa tu lo capisci? Quando Maiocco parte, dopo un po'non riesco più a seguirlo», si confidavano sottovoce un paio di avvocati), Maiocco ha speso gran parte del tempo per dimostrare che lui non è mai stato un 'truffatore», un 'avventuriero senza scrupoli» come i giudici l'hanno dipinto: «Per 43 anni ho solo e sempre lavorato e il mio unico precedente era una multa per eccesso di velocità sulla ToPiacenza». Piuttosto, è stato un 'manager» con il fiuto degli affari, forse anche fortunato, la cui ascesa fu stroncata per motivi oscuri. Ma così oscuri non sarebbero perché, a un certo punto, il cavalier Maiocco, difeso dagli avvocati Gaito e Lunghetto, ha chiesto al tribunale di acquisire alcuni articoli di giornali pubblicati in questi anni e nei quali si avanzava la tesi secondo la quale i servizi segreti inglesi manovrarono per far fallire la fornitura di due centrali elettriche alla Romania di Ceausescu da parte dell'Ansaldo Meccanico Nucleare. Un affare da centinaia di milioni di dollari in cui furono coinvolti molti mediatori. E uno di questi, il più importante, era proprio Gianfranco Maiocco. L'ex-industriale di Orbassano, grazie ai rapporti privilegiati che aveva con la Coprofin, la fi¬ nanziaria amministrata dal socialista Mach di Palmstein, era diventato l'interm adi arto ufficiale di tutto l'importexport fra la Romania e l'Italia. La Sicmu cioè, fungeva da 'camera di compensazione», un ruolo che le avrebbe assicurato guadagni enormi. Ha raccontato Maiocco al giudice istruttore Sandrelli: 'Per tutto il contratto Romania io ebbi l'appoggio della Coprofin alla quale avrei versato provvigioni sull'utile che avrei tratto nella compensazione. Io preventivavo questo utile nella misura di 600 mila dollari l'anno, la provvigione era del 20%». La fornitura di due centrali elettriche a un Paese dell'Est — secondo quanto è sembrato voler far intendere Maiocco chiedendo al tribunale di andarsi a leggere i giornali — avrebbe però scatenato l'ira degli inglesi che avrebbero manovrato per far fallire l'affare. E Maiocco, nel ricostruire il suo dissesto, ha indicato ai giudici un episodio, 'Origine di tutti i miei guai», acca¬ duto il 23 febbraio '81, esattamente cinque giorni prima della firma, a Bucarest, del contratto miliardario. Quel giorno, il principale socio di Maiocco, la Barclays Bank, la prima banca in Europa, si rifiutò di pagare degli assegni scoperti emessi dalla Sicmu. «Afe* giro di poche ore — ha detto Maiocco — la Barclays ritornò sulla sua decisione, ma intanto tutte le altre banche nei confronti delle quali avevo affidamenti di miliardi, si insospettirono e da quel giorno iniziò la mia rovina. Alla Barclays mi dissero che fu un errore. Un errore, però, che non farebbe neanche un salumiere». Secondo i periti del tribunale, però, la verità sarebbe meno romanzesca. Quell'«errore», più che opera dei servizi segreti inglesi, sarebbe stato una mossa dell'istituto di credito britannico per ridimensionare il socio italiano, ormai in crisi e diventato un po' troppo disinvolto con il denaro della banca. Beppe Minello Gianfranco Maiocco racconta ai giudici la sua verità sul crack

Luoghi citati: Bucarest, Italia, Orbassano, Romania