Reviglio attacca il piano energetico

Reviglio attacca il piano energetico Scarso lo spazio per l'ecologia, va ridotto il prezzo della benzina «verde» Reviglio attacca il piano energetico ROMA — 'Il piano energetico nazionale è carente sulla tutela dell'ambiente e sulla qualità dei combustibili-. La critica, particolarmente severa, è del presidente dell'Eni, Franco Reviglio, che nel suo intervento di ieri presso la commissione industria del Senato ha sollecitato una diminuzione del prezzo di vendita della benzina verde (senza piombo) e un maggior coordinamento delle politiche europee per la protezione ambientale. Un'azione facilitata dal fatto che -la fase-dei pre^Si%'a3si ileigreggios4*nbr^-4e0nata a permanere peruWvuon numero di i uni". Reviglio boccia il Pen perché le imposizioni di standard massimi di emissione di inquinanti e l'assenza di precisi riferimenti per incentivare il consumo di combustibili «puliti» renderebbero meno incisiva una strategia ambientale legata all'uso delle fonti di energia. L'Eni ritiene invece preferi¬ bile interventi più organici, basati sulla politica dei prezzi, sulla regolamentazione della qualità, sul coordinamento delle politiche europee. E il primo passo verso l'energia «verde» dovrebbe riguardare la benzina senza piombo, che, ha fatto presente Reviglio, 'immessa in modo massiccio nelle reti di distribuzione dell'Eni in conseguenza delle direttive Cee, resta ampiamente invenduta poiché nel nostro Paese questo carburante costa, al gq.nsumatore 25 lire il llh-oHfi>ptò:a^tìà"SuperMoL ptomVbs* La beamSf^Wm de» dovrebbe invece costare 50 lire il litro meno della Super. Soltanto così potranno registrarsi buone vendite di questo carburante. Altrimenti il mercato porterà sempre più gli utenti a scegliere le soluzioni meno costose anche se dannose per l'ambiente. Circa la qualità dei combustibili, Reviglio ha soste¬ nuto che 'esiste la concreta possibilità di contenere le emissioni di anidride solforosa ad un basso livello e per tutto il settore industriale e termoelettrico entro il 1995». Per il-coordinamento internazionale, il presidente dell'Eni ha proposto la creazione di un'Agenzia europea dell'ambiente, sul modello dell'Epa statunitense. L'ultima parte dell'intervento è stata dedicata alla situazione dell'approvvigionamento energetico italiano. Dopo,aver ricordato che -^ riserveT|ni.hanno"pttggiun; topél}'j88 Ì2à0 milioni ditonW6fflWWfào, Reviglio ha osservato che 11 nuovo Pen ha fatto saltare le previsioni di consumo di metano, che nel 2000 sarà pari a 60 miliardi di metri cubi, contro i 50 miliardi stimati in precedenza. L'Eni è comunque in grado di assicurare i 10 miliardi di metri cubi addizionali e 'può ricercare il gas alle migliori condizioni di mercato». e. p.

Persone citate: Franco Reviglio, Reviglio, Scarso

Luoghi citati: Roma