Il marco recupera parte la sterlina

Il marco recupera parte la sterlina Sul dollaro una tregua dopo la tempesta Il marco recupera parte la sterlina Stoltenberg: «Nessun riallineamento in vista» - Prossimo un «G7» ROMA — Giornata di quiete dopo la tempesta di mercoledì per i mercati valutari intemazionali. I cambisti hanno trascorso la mattinata a leccarsi le ferite procuratesi mercoledì nello scontro con le banche centrali dei maggiori Paesi dell'Occidente intervenute a bloccare l'ascesa del dollaro. Oli scambi sulla valuta statunitense sono stati senza storia, mentre la giornata è stata caratterizzata da un riequilibrio tecnico dei valori del marco, in particolare nei confronti della lira. L'intervento coordinato operato mercoledì pomeriggio da quasi tutte le principali banche centrali, oltre a frenare il dollaro, è servito a sopire le voci secondo cui sarebbe in atto un dissidio tra Usa e Germania sui temi della politica monetaria internazionale. Il dollaro è stato fissato a Francoforte a 1,8222 marchi, dopo un intervento simbolico delia Bundesbank. Per altro, le banche centrali se ne sono state in disparte seguendo a distanza l'evolversi della situazione. Il biglietto verde è stato successivamente fissato a Milano a 1339,85 lire contro le 1338,6 di mercoledì senza interventi da parte della Banca d'Italia. L'istituto centrale italiano non è neppure intervenuto al fixing del marco che è risalito a 736,4 lire, oltre 3 punti in più delle 733,10 lire del giorno prima. Il recupero del marco ha origini squisitamente tecniche: la discesa della valuta tedesca nell'area delle 732 lire dimostra, dai grafici degli analisti, che il marco è sotto¬ valutato. E' così scattata una manovra di consolidamento che ha riportato il cambio marco-lira su valori più equi da un punto di vista tecnico. La lira si è indebolita nei confronti di tutte le valute Sme. In particolare il franco francese è passato, al fixing di Milano, a 215,98 lire dalle 214,97 precedenti; il fiorino olandese a 653,23 lire dalle 649,05 precedenti; il franco belga a 35,19 lire dalle 34,989 precedenti. Al di fuori dello Sme la sterlina ha compiuto un altro balzo nei confronti della lira passando, al fixing di Milano, a 2401,25 lire dalle 2374,5 precedenti, toccando livelli! che non raggiungeva dal 20 giugno '86. n trend rialzista della divisa inglese, vanamente contrastato dalla Banca d'Inghilterra, si è confermato anche a Francoforte. A raffreddare le tensioni è sceso in campo anche il mi¬ nistro delle Finanze tedesco Gerhard Stoltenberg. Non c'è nessuna necessità di un nuovo riallineamento nello Sme, ha detto in un articolo pubblicato su «International economy». Le affermazioni del ministro tedesco, attualmente in visita a Washington per consultazioni con le autorità economiche statunitensi, appaiono in contraddizione con quanto sostenuto mercoledì da Wilhelm Noelling, consigliere della Bundesbank. Quest'ultimo aveva sostenuto la auspicabilità di un riallineamento nello Sme e di un apprezzamento del marco. Dal Giappone il nuovo ministro delle Finanze Tatsuo Murayama ha fatto sapere che non è stata ancora raggiunta una decisione su di un eventuale incontro del «gruppo dei Sette». La riunione potrebbe avere luogo però nelle prossime settimane, prima quindi dell'assemblea di aprile del Fondo monetario. Lo ha detto il cancelliere britannico dello Scacchiere Lawson parlando davanti alla Camera dei Comuni di ritomo dall'incontro con il segretario al Tesoro statunitense Brady. n «G7» è già attivo sul mercato. Secondo un'analisi del Wall Street Journal, gli Stati Uniti e gli altri Paesi maggiormente industrializzati hanno cominciato a vendere dollari in modo orchestrato per evitare che la valuta americana si apprezzi troppo rispetto alle altre valute intemazionali, per sorreggere il marco tedesco e per dimostrare collaborazione e unità all'interno del gruppo dei Grandi, r. e. S. Gerhard Stoltenberg

Persone citate: Gerhard Stoltenberg, Lawson, Stoltenberg, Tatsuo Murayama, Wilhelm Noelling