«Economia, serve un piano organico»

«Economia, serve un piano organico» Pininfarina crìtica il governo «Economia, serve un piano organico» Romiti: «Situazione politica deteriorata» Roma — La Confindustria è molto preoccupata per l'incertezza della situazione politica determinata dalla mancanza di «coesione» all'interno della maggioranza e per lo scontro con i sindacati sui decreti fiscali di fine anno che sono «la fotografia perfetta del tentativo di operare un risanamento della situazione economica, gravando sul lato delle entrate anziché su quello dei tagli alle spese». Lo ha detto ieri Sergio Pininfarina, presidente della Confindustria, alla prima riunione d^Vanno della Giunta Anche Cesare Romiti, amministratore delegato della Fiat, rispondendo ad una domanda al termine della seduta, ha precisato: «Mi pare, purtroppo, che la situazione politica si sia deteriorata e quando questo accade è sempre un motivo di preoccupazione: I decreti di fine anno del governo in cui manca un disegno organico di politica economica, le incertezze manifestatesi dopo la proclamazione dello sciopero generale, l'atteggiamento del governo sul caso Bagnoli, l'iniziativa del pel. sull'Alfa Romeo di Arese sono, dunque, 1 principali punti di preoccupazione degli industriali. E questo perche — dicono — l'attenzione del mondo politico sembra più che mal allontanarsi dai problemi economici, per rivolgersi prevalentemente a quelli contingenti, con soluzioni di compromesso, n timore è che vengano sottovalutati problemi importanti ancora da risolveree che si chiamano deficit pubblico, inflazione che tende al 6%, perdita di competiti¬ vità delle imprese. E a questo proposito, Pininfarina ha ricordato che la bilancia commerciale ha registrato nell'88 un deficit di 12.000 miliardi, nonostante il «regalo petrolifero». n presidente della Confindustria ha poi definito una «forzatura» lo sciopero generale contro un provvedimento che, comunque, assicura circa 6000 miliardi di sgravi Irpef «senza pretendere né la sterilizzazione degli aumenti Iva sulla scala mobile, né avere ottenuto dai sindacati garanzie sul rispetto delle compatibilità per l'aumento retributivo, specie nel pubblico impiego». Sul fisco, Pininfarina ha precisato che «il problema deve essere affrontato con un ampio disegno riformatore in modo da coniugare equità e sostegno agli investimenti produttivi». Dopo aver ricordato il «progetto fisco» della Confindustria, ha detto che «è sbagliato adottare misure slegate da un contesto generale. Esempio tipico, la tassazione dei capital gains che non ha nulla a che vedere con la restituzione del fiscal drag, ma deve essere inserita in una visione più ampia di modifica della tassazione delle rendite finanziarie». Un fisco più equo deve, insomma, mirare ad allargare la base imponibile includendo in primo luogo gli evasori ed i settori indebitamente esenti. Infine gli impegni della Confindustria per 111980 saranno centrati su «un diverso assetto delle relazioni industriali e del controllo della dinamica del costo del lavoro». Renzo Vllìare.

Persone citate: Cesare Romiti, Pininfarina, Renzo Vllìare, Sergio Pininfarina

Luoghi citati: Arese, Roma