Obbligo scolastico legge difficile

Obbligo scolastico, legge difficile Galloni sull'innalzamento dell'età: troppe divergenze nel governo e in Parlamento Obbligo scolastico, legge difficile «Per ora l'esecutivo non è in grado di presentare un suo disegno» - Un biennio unitario per fronteggiare il • fenomeno ddl'abbandofto - «Nel passaggio dalle elementari alle medie in talune realtà tocca il 30%» ROMA — n governo non è ancora in grado di presentare un disegno di legge sull'innalzamento dell'obbligo scolastico, ma ritiene opportuno che i lavori parlamentari su questo argomento riprendano parallelamente a quelli dell'apposita commissione ministeriale istituita per arrivare ad un testo unico. E' quanto ha detto il ministro della Pubblica Istruzione Galloni alla commissione di Palazzo Madama che dal luglio scorso ha all'ordine del giorno una serie di disegni di legge riguardanti la riforma della scuola secondaria di secondo grado e il prolungamento dell'obbligo scolastico. Dopo aver ricordato di aver presentato pochi giorni fa un provvedimento sull'autonomia degli istituti scolastici strettamente connesso al prolungamento dell'obbligo, Galloni ha ripercorso il lavoro della commissione di studio Brocca, 'la quale però è giunta olla conclusione di non poter proseguire in mancanza di precisi indirizzi espressi dal governo e dal Parlamento, nel cui ambito collocare i nuovi programmi». Secondo Galloni il governo 'Si è trovato nella difficoltà di dover mediare tra posizioni che divergono anche nell' ambito della stessa maggioranza». n ministro della Pubblica Istruzione, pur non dimostrandosi particolarmente ottimista, ha esposto una possibile mediazione: l'innalzamento dell'obbligo scolastico — ha detto — «non va inteso come semplice prosecuzione della scuola media inferiore, ma come inizio di un ciclo nuovo che deve approdare ad una successiva scelta di prosecuzione degli studi o di un altro sbocco professionale». Galloni ha assicurato che il governo presenterà comunque il proprio disegno di legge prima della chiusura della discussione generale in commissione. A suo giudizio -ciascuna parte politica deve rinunciare a qualcosa della propria impostazione» se si vogliono superare le rigidità emerse in questi mesi. In particolare il ministro ha segnalato il pericoloso fenomeno dell'abbandono della scuola che — ha detto — -esplode soprattutto nel passaggio tra la scuola elementare e la scuola media, raggiungendo il 30 per cento in certe realtà a e a a a i a i o l a a i à o a urbane, cóh'ùn forte divàrio \ tra Nord e Sud. Il fenomeno dell'abbandono scolastico — ha aggiunto — si manifesta con analoga gravità anche nel primo biennio della scuola secondaria superiore». A questo proposito Galloni ha ricordato che la commissione Brocca ha concordato sull'opportunità di dar vita ad un biennio unitario, ma non unico, in contrapposizione ad altre posizioni emerse nel dibattito. Tra le ipotesi emerse nel dibattito in commissione, dopo le comunicazioni del ministro, c'è stata quella avanzata dal democristiano Manzini e dal liberale Fassino di istituire un comitato ristretto per discutere il problema. 'Se non sarà possibile giungere ad una soluzione entro un termine definito — ha precisato Manzini — si potrà demandare ad un dibattito in assemblea la soluzione del problema». Per l'ex sottosegretario alla Pubblica Istruzione Fassino «é indispensabile però che il dibattito in sede ristretta si possa avvalere del provvedimento promesso dal ministro Galloni». La senatrice socialista Manieri ha espresso 'disorienta¬ mento per il nulla àlfttlo delle comunicazioni del ministro» e in particolare ha criticato -il mancato rispetto di uno degli impegni prioritari assunti nel programma di governo». Per la comunista Alberici «è inaccettabile che il governo non riesca a formulare una propria indicazione». Il problema, a suo avviso, «non è quello di rinunciare ciascuno a qualcosa, ma di comprendere le esigenze derivanti dalle rispettive matrici culturali sulla base di un confronto costruttivo». n federalista europeo Striklievers ha osservato che 'Occorrono chiare assunzioni di responsabilità. Va bene procedere con la discussione sui disegni di legge parlamentari, ma il governo e la maggiorama devono dichiarare pubblicamente se si impegnano ad accettare lealmente l'esito di un tale confronto parlamentare senza rimetterlo in discussione per ragioni di schieramento, quali che ne siano gli esiti e la maggioranza che di fatto si determinerà». Favorevoli alla costituzione di un comitato ristretto anche l'indipendente di sinistra Vesentini e il democristiano Spitella. (Ansa)

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