Scotti e Pannello tra i «debitori»

Scotti e Pannella fra i «debitori» Scotti e Pannella fra i «debitori» Per i parcheggi mai costruiti a Napoli - Secondo la Corte dei conti anche il vicesegretario de e il leader radicale dovrebbero pagare 6 miliardi a testa ROMA — Per la mancata costruzione dei parcheggi a Napoli anche il vicesegretario della de Vincenzo Scotti, il leader radicale Marco Pannella, l'ex sindaco ed ora deputato psi Carlo D'Amato e l'ex senatore comunista Carlo Fermariello dovranno comparire davanti alla Corte dei conti il 4 maggio prossimo per giustificare U proprio operato. Su richiesta del sostituto procuratore generale Giorgio I.aserra rischiano di essere condannati a rimborsare allo Stato circa 6 miliardi e mezzo a testa. Nella stessa situazione si trovano gli altri 42 consiglieri comunali di tutti i partiti che il 27 dicembre '84 votarono a favore della delibera che autorizzava un mutuo di 180 miliardi con il Banco di Napoli ad un interesse annuo del 18 per cento. Complessivamente il loro debito nel confronti dell'Erario ammonta a 305 miliardi di lire, un danno che 11 professor Laserra ha giudicato di •dimensioni da disastro finanziario»'. Palmella è stato invece l'unico che si era astenuto, ma ciò non è stato sufficiente ad evitare il suo coinvolgimento. A promuovere l'inchiesta della magistratura contabile sono stati i consiglieri missini che votarono contro il prov¬ vedimento della giunta comunale. Per di più i 180 miliardi versati dal Banco di Napoli in tre tranches di 60 miliardi runa, tra il 17 marzo '86 e il 16 settembre '86, sono rimasti immobilizzati su un conto vincolato infruttifero intestato al Comune di Napoli presso la Tesoreria Provinciale dello Stato. Ma solo per gli interessi al 18 per cento il Comune ha già pagato alla banca ben 75 miliardi e dovrà versarne altri 230. Nell'atto di citazione il p.g. ha messo sotto accusa •l'enorme anticipazione temporale e la plurima abnormità dell'assunzione dell'impegno finanziario- ed è giunto alla conclusione che il comportamento del 46 consiglieri comunali «è gravemente colpevole» sia per aver tenuto immobilizzati i 180 miliardi senza costruire 1 parcheggi di cui la città ha urgente bisogno, sia per aver chiesto un prestito al 18 per cento, ritenuto troppo oneroso rispetto ai normali tassi di interesse pagati dallo Stato su Bot e Cct. In conclusione, secondo il p.g., i 46 consiglieri devono restituire 1 75 miliardi già spesi dal Comune partenopeo e i 230 miliardi che sempre per interessi dovrà pagare per altri dieci anni al Banco di Napoli. p f

Persone citate: Carlo D'amato, Carlo Fermariello, Giorgio I., Laserra, Marco Pannella, Vincenzo Scotti

Luoghi citati: Comune Di Napoli, Napoli, Roma