Boeing inglese mistero sul motore spento di Mario Ciriello

Boeing inglése: mistero sul motore spento Esclusa l'ipotesi del sabotaggio - Adesso gli esperti dovranno stabilire perché il motore che non si è incendiato era disattivato Boeing inglése: mistero sul motore spento Il ministro Channon: «E' trop •■jM ■'ìtf. resto elio eìe Mi tt- Ma '•■a&i ,j. conclusioni» - Ma si fa spazio l'Ipotesi di un errore del pilota nico - Tra i morti un italiano che lavorava per la Bbc nordirlandese DAL NOSTRO CORRISPONDENTE LONDRA — Si sa adesso perché il Boeing 737 della British Midland Londra-Belfast è precipitato nel Leicestershire: ma ancora non si è ricostruita con esattezza la tragica se-, quenza finale. Si sa che il jet tentò un atterraggio d'emergenza con un motore danneggiato dalle fiamme e l'altro fermo, immobile, ma non si sa perché quest'ultimo fosse chiuso. Un'avaria meccanicoelettronica o un errore umano? Forse gli investigatori hanno già risolto il rèbus,' ma preferiscono attendere falche giorno, raccogliere'altri dati, completare altre'yèrifi; che, prima di rendere nota tutta la verità. H numero dei morti è immutato, 44: e forse non salirà, il comandante Kevin Hunt, hanno riferito i medici, 'ha la schiena spezzata». Sopravvivrà, ma gli specialisti ancora non sanno se potrà più camminare. Non è facile trarre un limpido quadro degli eventi dalle due dichiarazioni della giornata, quella di Ed Trimble, uno degli investigatori, e quella successiva, nel tardo pomeriggio,, del ministro dei Trasporti Paul Channon alla"' Camera dei Comuni. Le indicazioni tecniche' sono comples- se, disperdono molti dubbi, ma ne accendono altri. Una è comunque la domanda vitale: che cosa .'Iveva -shutdoum», chiuso, arrestato, il motore sul lato destro, l'unico rimasto, il solo'su cui il pilota poteva contare^ mentre scendeva verso l'aeroporto? Una piccola frase, poche parole, nel testo di Channon offrono forse una soluzione1. If ministro ha rivelato ctìe, 15 rhinuti dopo il decollo, Kèvirf Hùnt aveva segnalato la presenza di fiamme nel motore destro. ' Sercosì fivvenViè (e'c'è chi tratta con estrema prudenza questa 'Sorpresa» ministeriale, entrambe le tv ad esempio, sia la Bbc'sià<la£òrivata) queste sarebbero state allora le fasi della sciagura, n pilota segnala 'Fire» nel motore destro, e lo chiude? ma, poco dopo, va in fiamme il motore sinistro; Hunt ferita di riattivare il destro, ma Aon vi riesce e si schianta1 sull'autostrada, nei pressfidiTJérby e Nottingham, evitaridòper pochi metri il villaggio tìi Kégworth. Vari piloti,3' intervistati dalla stampa, hannò'subito definito «impossibile» tale sequenza e indicano i molti congegni che la impedirebbero, soprattutto su dn jet supermoderno, come il Bbeirig^V della serie 400. Ma l'esperienza insegna che l'impossibile è talvolta possibile. Ecco perché gli inglesi parlavano ieri sera del mystery of the dead engine (il mistero del motore spento). Nella sua dichiarazione ai Comuni, il ministro Paul Channon ha confermato che il motore destro era fermo, ma non ha voluto avanzare né teorie né ipotesi. 'E' troppo presto, l'indagine non è finita. Ancora non conosciamo la causa precisa del mancalo funzionamento del motore. Abbiamo le prove di un arresto del motore destro in volo e di un fuoco nel motore sinistro. Il capitano Hùnt riuscì a soffocare questo fuoco e tentò di atterrare. Ma durante l'atterraggio, affermano vari testimoni, il motore destro produsse strani rumori». Era questo il motore spento, l'unico che avrebbe potuto salvare il jet. n ministro ha così ampliato le dichiarazioni che aveva fatte prima alla stampa Ed Trimble, Uprinciple inspector dell'Air Accidents Investigation Branch. Trimble aveva detto: "Sì, il motore destro era chiuso: ma non mostra tracce né di fiamme né di guasti meccanici». Perché allora Hunt aveva segnalato un fuo¬ co su questo motore? Non sembra esservi che un'unica risposta: forse, era stato tratto in inganno da un allarme destato da un congegno difettoso. Un contributo vitale alla soluzione di tutti questi enigmi sarà dato dal racconto del comandante. Kevin Hunt è semiparalizzato, le prognosi sono tristi, ma può parlare. Ha già risposto alle prime domande degli investigatori. Nell'elenco delle 44 vittime appare un nome italiano, quello di Nicola Mideo. Nato a Tastelpagano, in provincia di Eenevento, viveva in Inghilterra dal '77, a Swindon, nel Wiltshire. Aveva lavorato per radio e tv private, ma da pochi mesi era tra i produttori di programmi per la Bbc nordirlandese, un'attività che esigeva frequenti viaggi a Belfast. Sono morte anche tre sorelle, fra i 30 e 40 anni, che si recavano nell'Ulster per assistere ai funerali del padre. Una quarta sorella, la maggiore, di 44 anni, si è salvata, ma è in ospedale, straziata da ferite gravissime, insieme con il figlio di 24 anni. Cautissima resta la prognosi sulla sorte di Ruth McCallion e del suo bimbo Ryan, di soli 7 mesi. Vivono, «ma per miracolo», dicono i medici. Mario Ciriello % 1± ■MttS'SSz WVHEIHKV: Donington. Un vigile del fuoco ispeziona ciò che rimane della carlinga del Boeing 737-400

Luoghi citati: Belfast, Inghilterra, Londra, Ulster