Il grano di Gian Carlo Fossi

Dopo la tregua i piloti riprendono l'offensiva Da domani sciopero degli aerei fino al 20 gennaio Dopo la tregua i piloti riprendono l'offensiva Treni: i Cobas minacciano agitazioni se non si avviano trattative ROMA — Sarà sempre più difficile viaggiare in aereo, a partire da domani, ma grosse difficoltà si preannunciano anch 3 per il trasporto marittimo e ferroviario. In seguito all'avvio di una nuova fase di scioperi decisa dalle due organizzazioni autonome dei piloti civili, Anpac e Appi, l'Alitalia ha disposto per domani la cancellazione di 46 voli, riservandosi di comunicare in seguito il numero dei collegamenti da sopprimere per le agitazioni programmate da venerdì al 20 gennaio e per le astensioni indette dai controllori di volo il 16 e il 19. Intanto, fino a questa sera, lo sciopero dei portuali (due turni su tre) ostacolerà seriamente le operazioni nei maggiori porti, determinando ritardi notevoli nelle partenze negli approdi. Nelle ferrovie, ae domani Schimbemi non darà precisi affidamenti ai sindacati, è molto probabile la proclamazione di una serie di iniziative di lotta: 1 Cobas dei macchinisti potrebbero già definirle nella stessa giornata. L'offensiva nel trasporti riprende con durezza, a pochi giorni dalla scadenza della tregua stabilita dal codice di autoregolamentazione in coincidenza con le feste di Natale e fine anno. Mentre un gruppo di senatori comunisti ha chiesto con una interpellanza un ampio dibattito parlamentare sul caos dei collegamenti aerei, ieri si è tentato invano di superare la rottura delle trattative per 11 rinnovo del contratto dei piloti, avvenuta nella tarda serata di lunedi L'Anpac e l'Appi hanno inasprito il pacchetto di agitazioni, già annunciato, inserendovi il blocco del voli da Fiumicino per New York, ma sono ben determinate a intensificare ancora l'azione nella terza decade di gennaio e in febbraio. L'Appi parla di 'azioni spettacolari», una lunga sequela di •stop» consecutivi che farebbero saltare gran parte dei programmi operativi. Le posizioni dell'Alitalla e dei piloti appaiono, per il momento, inconciliabili. Sul terreno economico, per un contratto di durata quadriennale, la compagnia ha proposto un aumento di stipendio pari a 0 milioni e 500 mila lire annue a regime, cioè nell'ultimo anno: tale aumento, sommato agli automatismi valutati in oltre 12 milioni annui, 'Comporterà, sempre a regime, un incremento del 35% sulle retribuzioni medie annue». Le organizzazioni dei piloti, invece, esprimono un giudizio assolutamente negativo: «Won possiamo accettare — afferma il presidente dell'Anpac, Gariup — la pregiudiziale di un contratto di quattro anni con un aumento salariale di 4 milioni e mezzo». Un fatto nuovo c'è stato ieri nella vertenza dei portuali, ma l'atmosfera resta pesante. •Di fronte alle nostre pressanti sollecitazioni — informa 11 segretario generale della Uil-trasportl, Mazzi—il ministro della Marina Mercantile Prandini ha sospeso l'applicazione dei decreti che limitavano la "riserva" e l'autonomia dei portuali. Così domani sarà avviato un serrato negoziato in sede tecnica, che proseguirà venerdì in sede politica, se non ci saranno intoppi». Nelle ferrovie, si è svolto ieri un incontro •nebuloso» (osserva Alazzi) tra sindacati e Schimbemi. Un altro appuntamento, fissatoper domani, è considerato dai sindacati decisivo per aprire un sollecito negoziato o per passare senz'altro a un duro scontro, con scioperi e manifestazioni di protesta. Gian Carlo Fossi

Persone citate: Appi, Gariup, Mazzi, Prandini

Luoghi citati: New York, Roma