Un vescovo discute Bobbio

Un vescovo discute Bobbio Lettera aperta di mons. Maggiolini suir«Awenire» Un vescovo discute Bobbio ROMA—Continua a suscitare commenti e prese di posizione l'articolo di Norberto Bobbio pubblicato venerdì scorso sul tema «fi profitto e il potere». Con una lettera aperta pubblicata ieri in prima pagina dal quotidiano cattolico Avvenire, nel dibattito interviene monsignor Sandro Maggiolini, vescovo di Carpi, che si sofferma sul tema dei valori etici perduti dalla attuale società, sia nei rapporti economici sia nella lotta politica. Rivolgendosi al 'professore come vescovo», monsignor Maggiolini sottolinea le critiche formulate dall'articolo 'lucido e spietato» di Bobbio, che definisce «venato di sofferenza» per lo 'Sconforto, se non proprio la ribellione, che prova». D vescovo ricorda che il cristianesimo va inteso come fondazione, di "ideali y$^a&*mi «comtr cittadt- jl no» esprime la propria soffe¬ renza «nei non riscontrare, dentro la convivenza civile, tutte le "evidenze civiche" tutti i "valori comuni" — "laici", si vuole — che sento declamali con solennità». Pur non condividendo totalmente Ù pessimismo dell'articolo di Bobbio, nella convinzione che vi siano valori non del tutto dimenticati, come 4'anelito alla giustizia, il senso della solidarietà, il rispetto della persona», monsignor Maggiolini conclude il suo intervento con una sorta di autocritica di parte cristiana di fronte al '.cimentatore laico. Non manca comunque una difesa — «come vescovo e ancor prima come credente»—di alcuni valori, nella certezza che •ogni principio e ogni norma etica trovano il loro supporto e la ragione ultima del loro, consolidamento nel Dio \chesi è fatto uomo». . ;'«Sé\.un" certo Illuminismo sta mostrando adesso le sue falle — si legge nell'articolo sull'Avvenire —, la Chiesa e in essa i cristiani (Papa, vescovi o sagrestani che siano) non hanno il diritto di attribuirsi chissà quale vanto». E la ragione è semplice, per 11 vescovo di Carpi: esiste •una certa prosopopea, una certa degnazione, un certo tono didascalico, apologetico e falso di noi credenti quando siamo in contraddizione con la nostra fede», che giustamente — aggiunge il prelato — possono urtare: «Jifi pare di comprenderla benissimo, Professore: Amara la postilla finale di monsignor Maggiolini: 'Non è giunto il momento di abbandonare, da parte di noi cristiani, queste untuose pretese — blasfeme, alla fine — di fronte al pericolo che lutti corriamo di "venderci"? E i ^"jtnat"f»"'"ir'r '' ' ' i 'ir iij iV i . n ij-7

Persone citate: Amara, Bobbio, Maggiolini, Norberto Bobbio, Sandro Maggiolini

Luoghi citati: Carpi, Roma