A Londra un consorzio offre 18 mila miliardi per la Gec

A Londra un consorzio offre 18 mila miliardi per la Gec Ne farebbero parte anche Alt e Thomson-Csf, la Plessey guida la scalata A Londra un consorzio offre 18 mila miliardi per la Gec La piccola azienda elettronica cerca alleati per acquisire il controllo del gigante elettrico inglese LONDRA — La General Electric Corporation, il gigante inglese dell'elettricità, è al centro di una scalata ostile da parte di un consorzio di società elettroniche. Sabato la finanziaria Lazar d Freres & Co. ha annunciato (riporta il Wall Street Journal) la costituzione di un consorzio per mettere a punto una proposta che avrebbe potuto -portare o meno» ad un'offerta per la Gec variabile tra 6,5 e 8 miliardi di sterline (tra i 14 mila e i 18 mila miliardi di lire ), per la Gec. In caso di successo, si tratterebbe della più importante operazione nella storia delle Borse europee. I nomi dei possibili acquirenti non sono stati resi noti, ma tra i membri del consoizio, chiamato «Metsum limited», ci dovrebbero essere anche società inglesi: la Stc (telecomunicazioni) e la Plessey (elettronica), già presa di mira da un'Opa ostile lanciata dalla stessa Gec e dalla tedesca Siemens. Intanto, da Parigi, la Thomson-Csf ha fatto sapere che segue con interesse l'iniziativa e che deciderà nei prossimi giorni se unirsi al consorzio per l'acquisto della Gec. Secondo la stampa inglese, poi, altri possibili partecipanti all'Opa potrebbero essere la Att e la General Electric Usa, che non ha alcun rapporto con quella inglese. La risposta della Gec non si è fatta attendere. Un portavoce della società ha detto che «non c'è alcuna offerta sul tavolo', mentre i consulenti della Gec hanno lapidariamente definito -vagol'annuncio della Lazard. In un'intervista televisiva il direttore generale della società, Lord Weinstock, ha affermato che intende conti¬ nuare l'Opa per la Plessey e che 11 caso contrario, un'offerta per la Gec da parte della Plessey, sarebbe 'un'esperienza insolita'. Mentre nella giornata di ieri le voci acquistavano consistenza la City ha reagito facendo guadagnare alle azioni Gec 27 pence mentre il titolo della Plessey ha perso 5 pence. Con un fatturato annuo di oltre 12 mila miliardi di lire, la Gec è la nona società inglese e la maggiore nel settore elettronico. Tramite la sua sussidiaria Marconi è in stretti rapporti con il ministero della Difesa britannico. Così una scalata, specie se ad essa partecipassero imprese straniere, potrebbe porre grossi problemi, visto che molti esponenti politici considerano la Gec un'azienda di interesse nazionale. Intanto questa settimana l'offerta del consorzio GecSiemens per la Plessey verrà esaminata dal governo. Gli analisti dubitano che la Thatcher voglia difendere la Plessey, l'Inghilterra in fondo ha bisogno di un forte complesso industriale nel settore della difesa per poter affrontare la concorrenza europea. Ma la controfferta della Plessey, che arriva con una tempestività quantomeno sospetta, potrebbe cambiare le carte in tavola, costringendo il governo a portare l'intera questione all'esame della Commissione sulle fusioni ed i monopoli. Anche la Commissione Cee sta esaminando la possibilità che un eventuale acquisto della Plessey da parte della Siemens-Gec crei una situazione di monopolio nel settore elettronico, ma ormai il suo esame sembra superato dagli avvenimenti.

Persone citate: Marconi, Siemens-gec, Thatcher, Thomson, Thomson-csf

Luoghi citati: Inghilterra, Londra, Parigi