Dossier pci sulla Fiat a Cossiga

Dossier pci sulla Fiat a Cossiga Occhetto annuncia nuove iniziative dopo le accuse di violazione dei diritti sindacali Dossier pci sulla Fiat a Cossiga In due conferenze stampa convocate a Milano e a Torino il sindacato ha contestato all'azienda altri episodi - Oggi gli ispettori del lavoro iniziano l'indagine per riferire a Formica ROMA — Il pei presenterà al presidente della Repubblica Cossiga un dossier contenente accuse di violazioni dei , diritti sindacali c individuali all'interno della Fiat. Lo ha annunciato Occhetto.. nella., conferenza stampa di ieri. Il segretario comunista ha elencato anche altre iniziative dando ali insieme il carattere di battaglia che ha definito «una forma nuova dello scontro sociale e di classe». Oggi i dirigenti del pei incontrano Trentin, Marini e Benvenuto ai quali sottoporranno «l'esigenza della creazione di un nuovo statuto dei diritti dei lavoratori». Occhetto ha accusato di ritardi i sindacati definendo invece «molto importante l'atteggiamento del cardinale Martini a Milano». Tra le varie iniziative del partito ha citato «lo costituzione di un osservatorio permanente sulla Fiat», mentre il pei «rivolgerà il suo impegno a tutte le forme di discriminazione e violazione delle libertà sin¬ dacali sollecitandone la denuncia pubblica: Il responsabile della sezione lavoro pei Bassolino ha affermato -che «la vicenda Fìat è unfatto nazionale» ed ha aggiunto: «Andrernofino irijgndp». , Intanto il «caso Fiat», dopo l'avvio impresso dal partito comunista nelle scorse settimane, registra tutti i giorni nuove prese di posizione politiche e non, quasi per evitare che il pei assuma il monopolio della questione. I sindacati sono lieti della diffusa attenzione che si presta ai difficili rapporti in fabbrica e intendono mettere a frutto questa situazione con un duplice obiettivo: ottenere nuove relazioni industriali negli stabilimmenti Fiat e in tutte le aziende private ed evitare che il problema diventi solo politico sfuggendo alla iniziativa sindacale. Contemporaneamente alla conferenza stampa di Occhetto ieri ci sono stati incontri dei sindacalisti con i giornalisti a Milano ed a Tori¬ no. Inoltre gli Ispettorati del lavoro di Milano e di Torino hanno convocato i sindacati (su ordine del ministro del Lavoro Formica) ed oggi gli ispettori dovrebbero cominciare" ispezioni nèllè_rfabbri-' che per raccogliere elementi da trasmettere al ministero del Lavoro. Ci sono poi le prese di posizione degli enti locali milanesi e torinesi che nei prossimi giorni intendono sentire i sindacalisti, la Fìat e le Unioni Industriali delle aree interessate. Per oggi è annunciata una conferenza stampa del responsabile delle relazioni esterne delia Fiat Cesare Annibaldi. Ai casi già noti (Molinaro dell'Alfa di Arese che accusa l'azienda di aver condizionato alle dimissioni dalia Cgil il suo passaggio ad un lavoro più professionale; Bitorzoli della Fiat di Torino che accusa l'azienda di avergli negato il contributo per i funerali del figlio perché iscritto al sindacato) si sono aggiunti altri episodi forse non altrettanto incisivi. Il sindacato li ha denunciati calcando però l'accento sulle questioni più generali che si prestano meglio ad una trattativa sindacale. - A Milano la conferènza stampa,è stata, unitaria di Fiom-Fim-Ùiim.A Tornio ha parlato la sola Cgil: con il segretario generale Persio, il segretario della Camera del lavoro Marengo, e il segretario piemontese dei metalmeccanici Damiano. «Contiamo — ha detto Persio — sull'unità con Ciste Uil. Puntiamo ad uno sbocco sindacale, senza escludere vertenze giuridiche. La discriminazione in Fiat colpisce tutto il sindacato, ma non è paragonàbile a quella ideologica dell'epoca vallettiana. Non pensiamo che tutte le difficoltà del sindacato siano conseguenza degli atteggiamenti repressivi della Fiat». Damiano ha parlato di «attività antisindacale permanente» della Fiat negli stabilimenti torinesi: «Aumenti di merito, promozioni, assun¬ zioni dei figli, trasferimenti '■ più facili, eccetera a favore q !• dei non iscritti ai sindacati». u,r.; n segretario della Camera dei ■ lavoro' '-Marengo non - has si escluso che «te prevariCazio,-l(i :3 ni\de\la, Fiat portino.arottu-<f re con l'Unione Industriale». Tra i casi citati a Torino ci so- ' no stati quello del delegato Grugnone rimasto solo mèntre tutto l'ufficio è stato tra- ' sferito ed i «reparti confino» utn di via Biscarettl e di Robassomero. Si è affermato che;,,r. «per far dimettere dall'azien- .,, da delegati sindacali la Fiat elargisce buone uscite anche di cento milioni: A Milano i tre sindacati hanno puntato sul caso di' ' cinque operai del Portello i' '■ m quali hanno raccontato di •essere stati eclusi da aumenti sindacali perchè iscritti al sindacato». Hanno testimoniato il delegato An-. garoni e l'operalo Giandoso: «Il capo mi ha consigliato di^, dimettermi dal sindacato e poi di reiscrivermi in Lega». Sergio Devecchi