«Temo che a Rio insabbieranno l'inchiesta»

«Temo che a Rio insabbieranno l'inchiesta» Amaro sfogo di Efrem Mantegazza, rientrato dal Brasile con la salma del figlio «Temo che a Rio insabbieranno l'inchiesta» Domani mattina i funerali del giovane ingegnere, che ha ricevuto l'estremo saluto nell'oratorio salesiano della Crocetta • I genitori: «Fatale a Paolo un urto contro lo scafo» Fiori e lacrime nella cripta dell'oratorio salesiano di via Caboto 29. In una bara di legno chiaro c'è il corpo di Paolo Mantegazza, l'ingegnere di 28 anni morto a Rio de Janeiro la notte di Capodanno, nel tragico naufragio del Bateau Mouche IV. Attorno, gli amici di sempre: del liceo, del Politecnico e dell'oratorio. Compagni di scuola ed ex compagni del gruppo scout Torino 24°. Tutti increduli di fronte ad una vacanza affrontata con tanto entusiasmo e finita in una disgrazia. Da Rio, venerdì sera sono rientrati anche Efrem ed Ida Mantegazza, i genitori di Paolo. Il padre, titolare di una ditta specializzata nella distribuzione cinematografica, è stato a lungo nella cernerà ardente, a salutare parenti ed amici. In Brasile è stato possibile ricostruire, con sufficiente precisione, l'accaduto: 'Non riuscivo a spiegarmi perchè non se la fosse cavata come gli altri. Tra l'altro lui era un ragazzo atletico, uno splendido nuotatore. Poi, quando ho visto il corpo di Paolo, ho capito perché: aveva un grosso ematoma sul capo e non sembrava avere ingerito acqua. In altre parole è evidente che a provocare la sua morte è stato un urto contro lo scafo, probabilmente proprio nel momento del ribaltamento dell'imbarcazione. Non ha potuto cercare scampo ed è rimasto, in stato di incoscienza, nel salone sottocoperta». Ha parole dure per i soccorsi: 'In Brasile c'è una confusione enorme in tutte le co¬ se. Figuriamoci in un'operazione delicata come un intervento urgente. I giornali locali hanno accusato duramente armatore, organizzatore e polizia portuale. Quel battello non era adatto ad affrontare il mare ed il comandante ha commesso una grave imprudenza. Non sono invece del tutto convinto che fossa sovraccarico: i compagni di Paolo hanno spiegato che non c'era affollamento tale da giustificare la disgrazia. In apparenza c'è una gran voglia di fare chiarezza, ma il console mi ha già detto di non illudermi sulla causa che ci sarà. In quel Paese tutto viene insabbiato molto rapidamente, soprattutto i fatti che possono in qualche modo danneggiare il turismo». A Rio i Mantegazza hanno potuto contare sull'assistenza del console italiano ma soprattutto della Fiat: 'Paolo era dipendente della Fiat Auto ed i suoi colleghi di là ci sono slati molto vicini durante il nostro triste soggiorno, risolvendo tutti i problemi burocratici». Nell'alloggio di corso Turati 12 è rimasta invece, per buona parte della giornata, la madre Ida che è parsa duramente provata dal grande dolore. Fra mazzi di telegrammi e continue telefonate, ha voluto cercare personalmente, fra le immagini del figlio, quella da pubblicare sul giornale. 'Voglio che lo ricordino tutti come un ragazzo felice e pieno di vita». I funerali domani alle 10, partendo dalla Chiesa Madonna di Pompei, in via San Secondo 90. a. con. Il giovane annegato, Paolo Mantegazza, con la madre Ida

Persone citate: Efrem Mantegazza, Ida Mantegazza, Mantegazza, Paolo Mantegazza

Luoghi citati: Brasile, Pompei, Rio, Rio De Janeiro