La «Dynasty» dei Ford di Ennio Caretto

La «Dynasty» dei Ford Battaglia a Detroit per il controllo del colosso dell'auto La «Dynasty» dei Ford I quattro eredi di Henry II hanno concluso un patto di ferro per tornare alla guida del gruppo - Ma l'attuale presidente, Donald Petersen, resterà in carica fino al 1991 DAL NOSTRO CORRISPONDENTE WASHINGTON — A dieci anni dalle dimissioni del capofamìglia Henri II dalla presidenza della sua azienda, e a uno e mezzo dalla sua morte, la massima dinastia industriale americana, quella dei Ford, rivendica il comando del proprio impero. Una nuova generazione, la quarta, di quarantenni e trentenni, chiede che le vanga restituito il controllo della terza ditta Usa, la seconda automobilistica dopo la General Motors. Dal '79 a oggi la Ford è stata retta prima da Philip Caldwell e poi dal suo successor Donald Petersen, che resterà in carica fino al '91. Ma quest'anno intendono porre un'ipoteca sul trono di Detroit il figlio di Henry H, Edsel n, e il nipote William Clay jr. Edsel II e William Clay jr hanno concluso un patto d'acciaio: il primo, quarantenne, guiderà la Ford a cavallo del 2000, il secondo, trentunenne, la guiderà un decennio più tardi. Come negli sceneggiati «Dallas» e «Dynasty», Detroit vive con passione il ritorno alla ribalta dei mitici Ford. Questa è la famiglia che ha dato all'America l'automobile di massa e che ha guidato l'industria statunitense nello sforzo della guerra. Essa è l'equivalente economico della dinastia politica dei Kennedy, il simbolo della qualità del made in Usa. I Ford esercitano un fascino enorme sul grosso pubblico e nell'attuale convulso panorama delle fusioni tra le imprese e delle speculazioni in Borsa rappresentano con la loro stabilità un Importante punto di riferimento. Ma le rivendicazioni della dinastia suscitano contrasti: le grandi corporations americane si sono spersonalizzate, e alcuni vertici della Ford, Petersen a esempio, si mostrano contrari al ripristino dell'autorità della famiglia, un'autorità che storicamen te è assoluta. Un'aspra battaglia si deli nea pertanto tra Edsel H e William Clay jr da una parte, spalleggiati dai congiunti, e un gruppo di leaders dell'azienda dall'altra, intomo a cui fanno quadrato anche interessi esterni. Sarà una battaglia lunga, che si svolgerà negli stabilimenti della Ford in tutto il mondo, in seno al consiglio d'amministrazione e a Wall Street, e che emergerà sovente alle radio tv e sul giornali. Potrebbe incominciare nel '91, quando Petersen si ritirerà, ma potrebbe essere rinviata a data posteriore. L'unico Ford in posizione di potere all'interno dell'azienda, il suo vicepresidente, William Clay, il fratello di Henri li, l'esponente della terza generazione, cerca infatti di evitarla a tutti i costi. Ha detto al figlio e al nipote di aspettare: i gradini della scala gerarchica, ha ammonito, vanno superati adagio. La famiglia Ford ha il 40 per cento delle azioni con diritto di voto e intende rafforzarsi. Le sorelle di Edsel il, Charlotte di 47 anni e Anne di 45, hanno proposto di formare un trust familiare in modo da presentare sempre un fronte unito. Insieme con 10 zio e altri parenti, sono riuscite a fare accogliere il fratello e il cugino William Clay jr nel consiglio di amministrazione. Ma accusano la corporation di discriminazione alla rovescia nei loro confronti. Riconoscono i meriti di Caldwell e di Petersen, che hanno portato la Ford ai massimi profitti percentuali della storia. Vogliono tuttavia avere la scelta del loro immediato successore, un uomo di transizione prima del ritorno della dinastia al timone dell'impresa Ricordano che essa non esisterebbe senza il nonno che la fondò, e 11 padre che la resse per 34 anni. Edsel H non dubita delle proprie capacità di manager, come non dubita di quelle del cugino. Laureatosi a 25 anni, è entrato subito alla Ford, dove oggi dirige con successo la sezione della Lincol Mercury. Ha la passione delle macchine: 1 suoi gioielli sono due Ferrari a 12 cilindri, e partecipa spesso a delle gare. Sposato e con quattro figli — il primogenito si chiama Henry HI — è il grande mediatore della dinastia: di recente ha risolto le complesse dispute sulla enorme eredità patema, un patrimonio di centinaia di miliardi di lire, n suo hobby sono il sigaro e la caccia. E* un leader della comunità di'Detroit, attivo in politica e beneficenza. Anche fisicamente, somiglia molto al padre. William Clay jr, detto Billy, è un ragazzo prodigio, con due lauree in due prestigiose università, Princeton e il Massachusetts Institute of Technology. Ha fatto atletica per alcuni anni, per passare poi alla pesca, un'attività meno estenuante' ha detto. Anch'egli sposato e con due figli, dirige la Ford Svizzera, ed è candidato alla direzione della Ford Europa negli Anni Novanta. 'Tra di me e Edselha dichiarato «non esiste la minima rivalità: è una questione di età, prima viene lui poi vengo io». Ennio Caretto

Luoghi citati: America, Detroit, Massachusetts, Usa, Washington