Sul prezzo del latte accordo al Nord

Sul prezzo del latte accordo al Nord Le Centrali fanno da pilota al difficile contratto d'acquisto per il 1989 Sul prezzo del latte accordo al Nord Pattuito un aumento di 75 lire il litro rispetto allo scorso anno - L'intesa raggiunta riguarda tutte le regioni settentrionali - Condizioni differenti per Lazio e Toscana Con 75 lire di aumento, rispetto al prezzo in vigore nel 1988, la Fiamclaf (Federazione delle centrali del latte) ha sottoscritto con l'Unalat (Unione produttori latte) il contratto di compravendita da valere per il 1989. Il contratto riguarda tutte le regioni del Nord mentre per la'Toscaria l'accòrdo fissa in 684 il prezzo finale e per il Lazio in 690 lire, Iva compresa e per il latte refrigerato. Il contratto tra Centrali e Unalat supera gli interrogativi provocati da una delibera del Cipe che aveva bloccato gli aum-enti dei prezzi al consumo al 3%. Di fronte agli interrogativi provocati da tale decisione e in vista delle modifiche dell'Iva sui prodotti alimentari il ministero dell'Industria ha quindi corretto il tiro, lasciando ai Cip provinciali il compito di determinare le misure di tali aumenti. Dopo la rottura delle trattative tra produttori e Assolatte l'accordo intervenuto a fine 1988 tra Centrali e produttori dovrebbe spianare la strada ad una nuova convocazione delle parti del ministro Marmino per una rapida conclusione della stagione contrattuale. Rasserenare i rapporti è nell'interesse di tutti e questa volta ci sono buoni motivi per ritenere che l'appagamento delle richieste dei produttori di latte non rappresenti un impegno oneroso per l'industria casearia nazionale. Vii. .. . sr?.. Basta prendere nota dell'andamento dei costi del formaggio fresco e stagionato dell'ultimo semestre per rendersi conto che il mercato tira, sostenuto da una domanda in ulteriore espansione sia in Italia che in Europa. Non a caso l'approvvigionamento, obbligato per l'Italia, a causa di una produzione nazionale che copre solo il 60% della domanda, ha dovuto far fronte ad una offerta più povera di prodotto e a prezzi in continuo aumento. Già a settembre a Modena il latte proveniente dalla Germania quotava 610 lire più Iva, il che vuol dire 683 lire al litro, lo stesso prezzo concordato il 30 dicembre tra Unalat e Centrali. Le motivazioni vanno cercate nella riduzione della produzione europea dovuta all'abbattimento di quasi 5 milioni di vacche. Ma non solo, anche alla esaurita disponibilità di polvere di latte e, si spera, alla diminuita utilizzazione, spesso in frode, della polvere per uso umano o nelle produzioni casoario, j La richiesta di aumento del prezzo-dei latte, avanzata dai produttori, e per ora raccolta dalle Centrali in modo formale, ma anche (fatto molto significativo) da numerosi operatori privati in via informale, riguarda almeno 15 milioni di q.li di latte su un totale soggetto di contrattazione di 30 milioni circa. Una richiesta che si colloca nell'andamento del mercato euorpeo e in quello nazionale dei derivati, e rappresenta la risposta che in un contesto di corretta gestione il produttore deve cercare per compensare l'inflazione e gli intervenuti aumenti dei costi, in particolare per mangimi, attrezzature e manodopera. Se poi si tiene conto che il prezzo andrà a valere per l'anno 1989 occorre mettere in conto le variazioni inter¬ venute nel campo dell'Iva, con la riduzione di 2 punti dell'aliquota forfettaria che scende dal 14% al 12% e dell'aumento dal 2% al 4% dell'Iva sui mangimi e fertilizzanti, fattori che incidono in misura significativa sui costi produttivi. C'è infine da notare che. il contratto esalta quanto già ottenuto per alcune regioni nella contrattazione 1988 in materia di qualità del latte. Il pagamento della qualità può portare fino a 92 lire al litro l'aumento intervenuto, 17 lire in più delle 75 lire che costituiscono l'aumento fisso per tutti i produttori e per tutto il latte, riguardano il grasso il cui titolo medio è fissato al 3,50%, le proteine fissate al 3,10%, con maggiorazioni e riduzioni che vanno da 2 a 3 lire al litro. Più alti i premi riguardanti gli aspetti igienici del latte, carica leucocitaria e batterica i cui valori medi possono oscillare tra 400-600 mila cellule/ml per cellule somatiche e tra 300-600 mila germi per le cellule microbiche. Un altro utile passo avanti verso l'europeizzazione della produzione. Fortunato Tirelli

Persone citate: Tirelli

Luoghi citati: Europa, Germania, Italia, Lazio, Modena, Toscana