Mosca: «Non molleremo Najib»

Mosca: «Non molleremo Najib » Dopo l'incontro con i ribelli Vorontsov conferma l'appoggio a Kabul Mosca: «Non molleremo Najib » ISLAMABAD — All'indomani dell'incontro con i rappresentanti della resistenza afghana, il vice ministro degli Esteri sovietico Juli Vorontsov ha dichiarato ieri che il Cremlino non intende abbandonare al suo destino gli attuali dirigenti comunisti di Kabul. Nel confermare che il ritiro dell'Armata Rossa sarà completato, come da programma, il 15 febbraio se i mujaheddin si asterranno dall'attaccare le forze sovietiche durante il viaggio di ritorno, l'esponente sovietico ha sottolineato che l'unica soluzione praticabile è la costituzione di un governo che a i l i i l à i o o a e 'rappresenti tutte le forze polìtiche dell'Afghanistan». Quanto al partito democratico popolare dell'Afghanistan (il pc), Vorontsov ha detto ai giornalisti che 11 governo sovietico non intende assistere passivamente al suo eventuale rovesciamento dopo il ritiro dell'Armata Rossa. »U partito sopravvivrà come è suo diritto—ha osservato—e ve ne renderete conto dopo il ritiro delle forze sovietiche». «Se non ci sarà un governo con un'ampia base, noi sosterremo i comunisti. Sosterremo il regime di Kabul come il legittimo governo della Repubblica dell'Afghanistan». Come? 'Troveremo la maniera», ha detto promettendo ulteriori spiegazioni. L'alleanza che- riunisce i sette più importanti gruppi della resistenza afghana ha categoricamente escluso l'ipotesi di una convivenza con gli attuali dirigenti comunisti al governo. Sulla stessa posizione sono schierati anche i governanti del Pakistan, che ha dato asilo a oltre tre milioni di profughi. Vorontsov (è anche ambasciatore sovietico a Kabul) ha invece sottolineato che il pdp -ha tutto il diritto di partecipare come forza politica a un governo con un'ampia base». 'Devono essere realistici — ha affermato, alludendo ai mujaheddin. 'Soffiando e sbuffando — ha commentato — non riusciranno a distruggere la casa dell'attuale regime, se vogliamo parafrasare la favola dei tre porcellini». Quanto al ritiro dell'Armata Rossa, Vorontsov ha nuovamente dichiarato che l'operazione sarà completata secondo gli accordi. A patto che la resistenza non attacchi i soldati sovietici durante la ritirata. Nel qual caso, ha specificato, 'risponderemo con le armi per difenderci e non ci ritireremo». (Agi) Islamabad. Il viceministro degli Esteri sovietico Juli Vorontsov (al centro) a colloquio con Benazir Bhutto (Tel. Afp)

Persone citate: Benazir Bhutto, Najib, Vorontsov

Luoghi citati: Afghanistan, Islamabad, Kabul, Pakistan