Nasce in Unione Sovietica la «dc» dei nazionalisti

Nasce in Unione Sovietoca la «dc» dei nazionalisti Nasce in Unione Sovietoca la «dc» dei nazionalisti NOSTRO SERVIZIO MOSCA — In casa di Aleksiel Zaleskij ieri si festeggiava il Natale ortodosso. Intorno alia tavola imbandita sedevano la giovane moglie, i sei figli e alcuni amici. Aleksiei Zaleskij è uno dei membri fondatori della neo costituita 'Unione Cristiano Patriottica», un nuovo gruppo informale che si propone la salvezza 'spirituale e biologica» del popolo, un organizzazione che ha per filosofia un misto di nazionalismo russo, misticismo ed ecologismo. Il gruppo si è già riunito in un congresso di fondazione il 17 dicembre scorso, ma non è ancora registrato ufficialmente come organizzazione sociale. Aleksiei Zaleskij, di corporatura più che robusta e con una lunga barba folta, spiega con grande spirito didattico i principi di base del suo gruppo. 'La nostra associazione muove da alcuni punti che riteniamo essenziali: la salvezza spirituale e biologica del popolo nelle condizioni di crisi generale della civiltà conlemporenea, una civiltà che ha generato l'ateisvio, il materialismo e malattie quali l'alcolismo. Chiediamo il ristabilimento dell'autocoscienza storica del popolo, per una revisione della storia con un punto di vista che sia obiettivo. Vogliamo uno sfruttamento più ragionato delle risorse materiali della nostra patria. 'Chiediamo la liberazione del patrimonio religioso e storico culturale del popolo dalla pressione di quelle forze distruttive come l'ateismo, vorremmo cioè che la Chiesa diventasse la forza spirituale del popolo e che prendesse il posto di quell'ideologia presentata finora come l'unica possi bile. Desideriamo inoltre una società libera dalla burocrazia corrotta, lottiamo per la pulizia morale dell'apparato dello Stato e per un controllo popolare delle decisioni in materia politica e soprattutto dei diritti umani. Cerchiamo infine l'unificazione delle forze patriottiche, compresi i rappresentanti della Chiesa, dello Stato e dei gruppi informali». A quali degli altri gruppi si riferisce in particolare? 'In partìcolar modo a quelli ecologisti, con i quali abbiamo in comune le battaglie per la difesa dell'ambiente». Dato che il vostro gruppo si presenta come 'Patriottico», siete su posizioni nazionaliste, vicini alle tematiche dell'associazione -Pamiat»? -Sebbene anche Pamiat lotti per la rivalutazione delle risorse nazionali, abbiamo delle divergenze di fondo: loro dicono che la colpa della degenerazione della nostra società sia tutta da imputare agli ebrei. Noi, pur riconoscendo che gli ebrei hanno avuto un ruolo essenziale durante la rivoluzione, riteniamo invece che colpevoli siano tutti, ebrei, russi e gli altri. E' vero che nel nostro gruppo, governato dal pluralismo di idee, c'è chi nutre delle simpatie nei loro confronti, ma noi non siamo né contro le altre nazionalità, né degli accesi nazionalisti». Quanti siete, e quali obiettivi immediati avete? •Alla conferenza di fondazione eravamo poco più di venti persone, ma il nostro gruppo ha sedi anche a Leningrado e Kiev. Innanzitutto ci stiamo muovendo per chiedere allo Stato di restituire e aprire al culto più chiese, e per questo stiamo già raccogliendo delle firme che invieremo al Consìglio dei ministri e al Soviet Supremo. Riconosciamo che in campo religioso ci sovio già stati degli enormi progressi, ma ancora non basta. Vogliamo la libertà di culto e la restituzione delle chiese al popolo-. Paola delle Fratte

Luoghi citati: Kiev, Leningrado