Fisco sciopero generale di 4 ore (ma De Mita può ancora evitarlo)

Fisco: sciopero generale di 4 ore (ma De Mita può ancora evitarlo) Cgil, Cisl e Uii lo hanno proclamato per martedì 31 gennaio Fisco: sciopero generale di 4 ore (ma De Mita può ancora evitarlo) I sindacati: «Subito un decreto che annulli il fiscal drag» - Aderiscono anche due calciatori ROMA — Ritrovata la piena unità sotto la bandiera della giustizia fiscale, 1 sindacati hanno deciso ieri uno sciopero generale di 4 ore per martedì 31 gennaio. E' la rottura ufficiale con 11 governo De Mita, anche se Trenttn, Marini e Benvenuto lasciano un esile spiraglio alla ripresa del dialogo. Una revoca in extremis della protesta sarà possibile solo se il governo modificherà sostanzialmente la sua politica fiscale. La macchina organizzativa dello sciopero, comunque, si è già messa in moto. Da oggi al 31 gennaio tutti i sindacalisti si mobiliteranno per una massiccia campagna di informazione e di sensibilizzazione. 'Andremo davanti agli stadi e alle chiese, nei mercati — dice Giorgio Benvenuto —per coinvolgere il maggior numero di persone e di categorie sociali». Ai calciatori, aggiunge Ottaviano Del Turco, 'Chiederemo una scelta di civiltà, come quella adottata dai loro colleghi spagnoli». E, come segno di significativa adesione, basterebbe anche ritardare di un quarto d'ora l'inizio delle partite. La prima adesione è venuta ieri sera da Raimondo Marino, capitano della Lazio. Anche Massimo Mauro della Juventus si dichiara d'accordo. I tre leader sindacali man- dano cosi a De Mita un messaggio ben preciso: la grande protesta fiscale potrà rientrare soltanto con un bel 'dietro-front- governativo sul decretone di fine anno, un po' come è avvenuto nei giorni scorsi per lo stabilimento siderurgico di Bagnoli. Ma questo segnale per ora manca, né sono partite convocazioni da Palazzo Chigi. La crisi del rapporti governo-sindacati non può risolversi con un colpo di bacchetta magica. Cgil, Cisl e un sono pronte a rispondere alla probabile chiamata del presidente del Consiglio, ma si presenteranno con una piattaforma rivendicativa ben precisa e Irrinunciabile. 'Non ci accontenteremo di semplici aggiustamenti e non ci commuoveremo davanti alla preghiera di soprassedere aiIo : sciopero, in cambio di qualche evanescente promessa». Ed. eccole le condizioni poste dal sindacato. 1) Approvazione Immedia¬ ta (come emendamento al decretone di fine anno) del provvedimento sul recupero automatico in busta paga del fiscal drag oltre 112 per cento di Inflazione, a partire dal 1° gennaio 1990. In polemica con 11 ministro del Tesoro Amato, i leader sindacali hanno osservato che «per una norma programmatica come questa non c'è bisogno di indicare la copertura finanziaria, in quanto è impossibile sapere ogni anno come opererà il drenaggio fiscale». 2) All'abolizione del fiscal drag, come azione di recupero del gettito, si dovranno collegare tutti 1 provvedimenti necessari contro elusione, erosione, evasione che 'finora il governo non ha preso». Così come dovrà essere' avviata la riforma dell'amministrazione finanziaEmilio Pucci (Continua a pagina 2 In sesta colonna)

Persone citate: De Mita, Giorgio Benvenuto, Massimo Mauro, Ottaviano Del Turco, Pucci, Raimondo Marino, Tesoro Amato

Luoghi citati: Lazio, Roma