«Anche io amo i cani ma sporcano troppo»

«Anche io amo i cani ma sporcano troppo» Il sindaco di Imperia: perché ho vietato il centro «Anche io amo i cani ma sporcano troppo» «E' un problema igienico e i cittadini sono d'accordo» IMPERIA — 'Non riesco a capire le ragioni di tanto scalpore. Ho soltanto ripreso, con qualche limitazione in più, un'ordinanza che alcuni anni fa aveva emesso l'allora vicesindaco Cagnone. La situazione era insostenibile: per percorrere le strade più centrali, si era costretti a compiere veri e propri slalom. E poi, era anche un pericolo: sotto i portici di via Bonfante, un'anziana è scivolata e si è rotta una gamba». Giovanni Gramondo, 58 anni, sindaco di Imperia, medico, sembra sorpreso dal clamore che ha suscitato la sua decisione di vietare il passeggio dei cani, anche se condotti al guinzaglio, nelle principali vie della città: 'Non sono un nemico degli animali. Ho anch'io' un cane da caccia. Ma la situazione era diventata insostenibile e preoccupante. Bisognava fare qualcosa Anche la giunta è d'accordo». Ma non è stato un provvedimento drastico? «Per bloccare questo andazzo, occorreva un intervento deciso. Spero che lo choc serva a dare più sensibilità ai padroni dei cani. E poi nulla vieta, se le cose andassero meglio, dopo un'attenta verifica, di rivedere le disposizioni, e consentire il transito degli animali, a condizione che i proprietari si muniscano di paletta e sacchetto e rimuovano i "ricordini" disseminati dall'odorato Fido». Ci sono state proteste? 'Fra tante telefonate di consenso, soltanto un paio. Una, civile e giusta, di un veterinario che osservava: ho lo studio in una delle strade proibite, come faranno i padroni a portarmi a visitare ì cani malati? Raccomanderemo ai vigili che, in casi del genere, evitino di elevare la multa prevista, cioè 50 mila lire. L'altra di un cittadino che ha urlato che lui il cane lo portava a fare i bisogni dove voleva e che avrebbe fatto ricorso al Tribunale amministrativo regionale per far annullare l'ordinanza». Qua! è stata la molla che ha fatto scattare l'ordinanza? 'Sono state almeno due. Quando, prima di Natale, abbiamo chiuso al traffico via Bonfante e l'abbiamo trasformata in isola per consentire lo shopping e lo svolgimento di alcune manifestazioni, mi sono reso conto di quanto fosse difficile (e a volte, persino nauseante) camminare in questa zona commerciale. E poi allorché invitato da un organo di informazione a rispondere alle telefonate dei cittadini, su una quarantina di chiamate oltre metà riguardavano proprio lamentele per la sporcizia». C'è stato anche chi ha sollevato l'aspetto igienico-sanitarìo: sempre più spesso, i bimbi che giocano nei par¬ chi, si Imbrattano con escrementi nascosti nella sabbia o nell'erba. Ancora Gramondo: 'E' vero. I giardini di piazza Roma o i giardini Toscanini, anche per l'inciviltà di certa gente, sono diventati dei vespasiani per cani Atto studio, abbiamo la realizzazione di due-ire aree in punti chiave dove istituire appositi gabinetti per le esigenze delle bestie». Perché, a Imperia, questo fenomeno ha preso dimensioni tali da provocare la severa reazione del Comune? Ci sono più cani che altrove? Non esistono dati precisi. Il riferimento più attendibile è costituito dal numero dei cani tatuati in base ad una legge regionale: oltre 5000 all'Usi di Imperia. Ma che pensano i padroni, dirètti interessati? Rodolfo Fucile è il presidente nazionale della Lega per la Difesa del cane: «// sindaco Gramondo ha torto e ragione al tempo stesso. Sbaglia a impedire il passaggio in tutte le vie del centro: anche a voler rispettare l'ordinanza, chi non ha l'auto come può portare il cane a far pipì in periferia? Ma siamo con lui quando sostiene che i cani non devono sporcare nei luoghi pubblici. A Gramondo chiederemo di revocare l'ordinanza, e di adottare il regolamento già in vigore altrove: chi ama gli animali, non ha difficoltà a usare paletta e secchiello». Stefano Delfino

Persone citate: Cagnone, Giovanni Gramondo, Gramondo, Rodolfo Fucile, Stefano Delfino, Toscanini

Luoghi citati: Imperia