La gauche dà scandalo in Borsa di Enrico Singer

La gauche dà scandalo in Borsa Un raid speculativo a Wall Street coinvolge il «Palazzo» di Parigi La gauche dà scandalo in Borsa DAL NOSTRO CORRISPONDENTE PARIGI — Il colpo era stato troppo grosso per passare inosservato. Due mesi fa, degli anonimi compratori si erano affollati alla Borsa di New York attorno a un titolo che dormiva da mesi . in acque tranquille. In tre giorni, 220 mila azioni di Triangle (numero due mondiale dell'imballaggio) erano state acquistate a 10 dollari l'una. E il quarto giorno il mistero era svelato: Péchiney, gigante pubblico della chimica francese, aveva lanciato un'Opa — un'offerta pubblica d'acquisto — sul capitale della società americana e il valore delle azioni era balzato a 46 dollari. Bilancio del fortunatissimo ••raid»: 15 mlliardldi plusvalore in 48 ore. Un record, accompagnato da un forte odore di scandalo. E lo scandalo è puntualmente esploso a Parigi. Tra gli anonimi compratori ci sono alcuni bei nomi della finanza francese con ottimi agganci nei palazzi del potere. Da questa scoperta al sospetto del reato di insider trading il passo è breve. Qualcuno che sapeva — o meglio, che era stato informato — ha sfruttato delle notizie riservate per speculare. Una colpa grave per la legge (fino a due.anni di prigione e un miliardo di am-, menda) e un peccato tra i più imbarazzanti per uh buon finanziere. Ma il caso si annuncia clamoroso soprattutto per i suoi possibili riflessi politici perché tra i personaggi nel mirino dell'inchiesta ce ne sono due — Max Théret e Roger-Patrice Pelat — che fanno parte del non largo numero degli amici personali del presidente Francois Mitterrand. Si tratta di due tra i più noti finanzieri .francesi con simpatie per la gauche. Entrambi ex combattenti della Resistenza (Pelat conobbe Mitterrand in un campo di prigionia tedesco) che hanno poi fatto fortuna nel mondo degli affari. Max Théret è il fondatore della Fnac — mitica libreria-cooperativa-centro culturale — e, oggi, a 75 anni è presidente della Compagnie parisienne de placements, un'agenzia di Borsa che ha acquistato 32 mila dei titoli di Triangle. Roger-Patrice Pelati 70 anni, ex proprietario dell'industria meccanica Vibrachoc, è uno degli amministratori di Air trance ed è considerato uno dei grandi negoziatori della, recente apertura politica socialista al centro. Per adesso, tanto Théret che Pelat sono stati ascoltati dalla Cob (l'organo di controllo della Borsa) in qualità di testimoni. E di nomi di possibili speculatori ne circolano parecchi altri: tutte le persone che erano a conoscenza, in anticipo, dell'operazione americana di Péchiney sono teoricamente «sospette». Sono settanta, per ammissione del ministro dell'Economia, Pierre Bérégovoy (che fa parte del gruppo), e comprendono il presidente dell'industria chimica di Stato, Jean Gandois, il rappresentante di 7Yianpie in Francia, Samir Traboulsi, gli avvocati delle parti, alcuni consulenti e alti funzionari governativi. Oltre, naturalmente, a Mitterrand e al premier Michel Rocard. Ma provare le accuse che sono state trasmesse a Parigi dal severissimo gendarme della Borsa di New York, la Sec (Securìty exchange commission), non sarà facile: I sospettati sono già passati al contrattacco. Max Théret ha fatto sapere che l'idea di acquistare le azioni gli è venuta leggendo la «lettera confidenziale» di un settimanale specializzato che annunciava l'intenzione di Péchiney di estendere le sue attività nel campo dell'imballaggio. Uno dei consulenti del ministero ha detto che sapeva dell'operazione da luglio e che, se avesse voluto speculare, lo avrebbe fatto con più anticipo e con più discrezione. Il primo, clamoroso, caso di insider trading alla francese non è che all'inizio. Enrico Singer

Persone citate: Francois Mitterrand, Jean Gandois, Max Théret, Michel Rocard, Mitterrand, Samir Traboulsi, Triangle

Luoghi citati: Francia, New York, Parigi