La Borsa ci ripensa

La Borsa ci ripensa Dopo tre rialzi consecutivi l'indice perde lo 0,12% La Borsa ci ripensa Attività modesta - Il Ristretto invéce continua imperterrito la sua marcia - Concluso il riassetto azionario di Mediobanca MILANO — Il lungo weekend festivo, la mancanza di nuovi interessi ò le tensioni nel Mediterraneo hanno frenato ieri la Borsa che, dopo aver iniziato l'89 con tre rialzi consecutivi, ha chiuso l'ultima riunione della settimana con un marginale assestamento (indice Comit—0,12% a quota 598,78). L'attività è stata modesta e caratterizzata principalmente da qualche realizzo effettuato su quei titoli che nei giorni passati hanno toccato livelli piuttosto alti. Inoltre, diversi operatori hanno già iniziato a pensare alle scadenze tecniche della prossima settimana, cercando di sistemare le proprie posizioni. Più in generale sul mercato si stanno anche valutando le mosse del Tesoro e della Banca d'Italia in relazione ai movimenti dei tassi di interesse e alle prossime emissioni di titoli pubblici. Il continuo drenaggio di liquidità dal sistema effettuato da Bankitalia con operazioni proriti contro termine e la forte crescita ( + 11%)'del fabbisogno pubblico sono fattori che rischiano di condizionare l'evoluzione del mercato azionario. Secondo un'opinione prevalente tra le corbeilles Piazza Affari potrebbe giocare le sue carte migliori nei primi mesi dell'anno. Continua, invece, la marcia sicura del mercato ristretto che attende con fiducia l'approvazione da parte del Parlamento del disegno di legge teso a favorire la circolazione e la diffusione tra i risparmiatori delle azioni delle banche popolari. Proprio i titoli bancari (in particolare quelli delle popolari di Bergamo, Lodi, Novara, Cremona) hanno messo a segno sensibili progressi. Sul fronte delle grandi operazioni finanziarie è da segnalare che ieri si e celebrato Tatto^'^finale •' dei" riassetto "azionario di Mediobanca: è statff infatti trasferito dalle banche dell'Ili (Comit, Credit e Banco Roma) ai soci privati l'ultimo pacchetto azionario del 5%. A questo punto il capitale dell'istituto di via Filodrammatici è detenuto per il 25% dalle banche pubbliche, per un altro 25% dai soci privati (queste due quote sono vincolate da un patto di sindacato) e l'altro 50% è sul mercato. Comples¬ sivamente le tre Bin hanno incassato, in meno di un anno, la bella cifra di 1332 miliardi. Le consistenti plusvalenze andranno a rimpinguare i conti delle tre banche e almeno in un caso, per il Banco Roma, si preannunciano decisive per sistemare un bilancio in' precario equilibrio. Già lo' scorso anno il Banco Roma non distribuì il dividendo. Proprio l'istituto romano ha da ieri un nuovo presidente: Antonio' Zurzolo al posto di Romeo Dalla Chiesa. I maggiori titoli bancari sono usciti abbastanza penalizzati dalla riunione di ieri, con flessioni che, in alcuni casi, hanno completamente annullato i miglioramenti delle recenti sedute. Credit e Banco. Roma hanno lasciato sul campo più del 2% e la Comit ha contenuto l'assestamento all'1%. n Credito Varesino ha perso quasi il 57» dopo l'incremento della quota da parte della controllante Popolare di Bergamo. Deboli la Banca Manusardi, il Banco Chiavari e la Bna. Il Banco Lariano, dopo gli ultimi strappi, ha ceduto l'l%, mentre sono risultate ancora richieste la Cattolica del Veneto e la Banca Toscana. Prevalentemente negativo anche il comportamento dei valori assicurativi. Meglio sono andate le blue chips industriali come la Fiat, che ha chiuso a 9950 lire, e l'Olivetti. La Cir ha recuperato il 2%, in parte ridimensionato nel dopolistino, e la Montedison ha terminato in leggero progresso a 2105 lire. Nel gruppo Iri la Stet ha guadagnato leggermente terreno, mentre la Sme ha ceduto il 2%. Scorrendo il listino è da segnalare il risveglio delle Pininfarina ( + 3,6%), e i progressi superiori alla media di Cementerie. Merone, Ciga, Finarte. La maglia nera va alla Falck, con un calo del 6%.. • TERZO MBRGATO Bavaria 1750-1770; PriMà 1220; Beo S. Spirito 16301660; Sìfir 2070; B.A.I. 8000; Carnica 13.000-13.100; Nordit. ord 1860-1897; Nordit. priv 1235-1250; B. P. Sondrio 63.500-63.600; B. S. Paolo Brescia 2700; Cr. Romagnolo 24.500-24.600; C. Risp. Bologna 234.000-235.700; Electrolux 58.500; Fincom 3010; S. Gem. S. Prospero 98.100; Scei 25.000. te* Il presidente della Consob, Franco Piga

Persone citate: B. S., Beo S., Franco Piga, Paolo Brescia, Pininfarina, Romeo Dalla Chiesa