Braccio di ferro alla Ford

Braccio di ferro alla Ford Tra il clan familiare e il presidente della società Petersen Braccio di ferro alla Ford Edsel II aveva recentemente criticato il manager in un'intervista a Fortune - E' in gioco la gestione della società - Apparente riappacificazione all'auto show di Denver DETROIT — I fotografi e i giornalisti presenti all'auto show di Detroit devono essere rimasti molto delusi dall'apparente cordialità dell'incontro tra il presidente della Ford, Donald Petersen, e Edsel Ford II, rampollo della famiglia che controlla il 40% dei diritti di voto della grande casa automobilistica. Si trattava infatti della prima apparizione pubblica congiunta dopo che, con una dura intervista al settimanale Fortune, Edsel Ford aveva asp.amente criticato la gestione di Petersen. Al centro del contenzioso il peso della famiglia Ford nella gestione della società: -In una o due occasioni ho detto a Peterson — racconta Ford nell'intervista — che mi sembra un po' strano che nella società ci siano tre tipi di direttori: gli intemi, gli esterni eBillyeio-. Billy è il soprannome di William Clay Ford, cugino di Edsel e figlio dell'omonimo vicepresidente della società e fratello dello scomparso Henry Ford II. Entrambi i giovani Ford sono entrati nel consiglio d'amministrazione della casa automobilistica lo scorso gennaio, quattro mesi dopo la morte di Henry Ford II: attualmente Edsel dirige le vendite della divisione Lincoln-Mercury mentre Billy è a capo della piccola consociata svizzera della Ford. La sensazione degli osservatori è che queste polemiche, che segnano una evidente caduta di stile rispetto pila proverbiale discrezione che ha sempre accompagnato la famiglia Ford, non siano destinate a finire tanto facilmente. Alla mostra di Detroit infatti Ford, pur lodando Petersen davanti ai giornalisti, ha sostanzialmente confermato l'intervista a Fortune, da lui definita «molto accurata». Un atteggiamento diplomatico ricalcato da Petersen che, dopo aver espresso la sua ammirazione per i due cugini Ford, ha loro pronosticato ulteriori successi professionali. Questo scambio di cortesie non convince molto neanche i quadri interni della casa automobilistica, sempre più convinti che, dopo un decennio di relativa pace interna, si stia arrivando ad una sorta di resa dei conti. Ma le maggiori preoccupazioni riguardano la stessa immagine estema della Ford, proprio in un momento di buoni risultati produttivi e d'esercizio. • PETROLIO — «Futures» petroliferi, sostanzialmente stabili sui mercati europei. A Londra il brent del Mare del Nord per consegne a febbraio viene scambiato attualmente a 15,77 dollari a barile contro i 15,83 dollari della chisura di mercoledì, sempre sulla stessa piazza. Henry Ford II Donald Petersen

Luoghi citati: Denver, Detroit, Lincoln, Londra