Spitak, il mistero continua

Spitak, il mistero continua Dopo l'annuncio del telegiornale ieri nessun accenno ai 17 superstiti Spitak, il mistero continua NOSTRO SERVIZIO MOSCA — Il giallo dei diciassette sopravvissuti a Spitak continua. Dopo l'annuncio del servizio sul loro ritrovamento al telegiornale di mercoledì sera, servizio mai andato in onda per motivi sconosciuti, nessun organo d'informazione è tornato sulla notizia. Ieri, giornali, radio e notiziari tv hanno ignorato l'argomento come se l'annuncio in televisione non ci fosse mai stato. Alla redazione del telegiornale hanno spiegato che il servizio non è stato trasmesso perché la notizia si è rivelata all'ultimo momento infondata. Il corrispondente della televisione in Armenia avrebbe captato le-voci che circolano da tre giorni sul ritrovamento delle 17 persone rimaste sepolte sotto un deposito di grano, avrebbe promesso un reportage alla redazione centrale che però, data l'inconsistenza della notizia, non s'è più fatto. Dunque i diciassette vivi sarebbero di nuovo morti. Intanto dal l'Armenia arrivano altre smentite. Il ministro della Sanità locale ha affermato che né a Spitak né altrove è mai'accaduto un simile miracolo e che'la leggenda dei diciassette sopravvissuti, perché tale è diventata ormai in tutta l'Armenia, è purtroppo priva di qualsiasi fondamento. Anche a Spi tak il primo segretario del partito della città ha ripetuto che dal 20 dicembre dalle macerie non sì tirano fuori che cadaveri. Eppure l'annuncio in televisione c'è stato, e se la notizia è arrivata sui tavoli dei giornalisti televisivi, significa che è stata presa per buona almeno per qualche istante. Il «giallo» del servizio mai andato in onda può essere dovuto, a questo punto, sia alla effettiva mancata realizzazione dato che la notizia era inesistente, sia ad un'indicazione arrivata dall'alto all'ultimo minuto di bloccare il reportage. Ma la reticenza nel diffondere una notizia positiva, in grado di risollevare gli animi di chi ha sofferto una tragedia di quelle dimensioni, si può forse giustificare. E' comprensibile infatti che l'ordine di spianare le rovine delle città colpite possa apparire alla luce di questo ritrovamento come una decisione affrettata o perlomeno incauta, e questo potrebbe suscitare l'indignazione del popolo armeno. Il timore di rendere pubblica la notizia potrebbe dunque imputarsi alla cautela e al rigore con cui le autorità sovietiche affrontano il delicato argomento, e poiché di mezzo ci sono migliaia di morti, è una decisione non del tutto fuori luogo. e. st.

Luoghi citati: Armenia, Mosca, Spitak