Rissa tra russi e giovani afghani Tre morti e venti feriti a Tashkent

Rissa tra russi e giovani afghani Tre morti e venti feriti a Tashkent Un quotidiano sovietico racconta episodi di «teppismo» a Capodanno Rissa tra russi e giovani afghani Tre morti e venti feriti a Tashkent Assaltata un caserma della polizia, incendiate auto - «E' stata una provocazione politica» NOSTRO SERVIZIO MOSCA — Tre morti, venti .feriti ricoverati in ospedale di cui due in condizioni gravissime: è il bilancio tragico dei violenti scontri tra un gruppo di giovani afghani e gli abitanti di Tashkent, capitale dell'Uzbekistan, in Asia centrale. Dopo le scarne notizie comparse sulla stampa locale a darne un esauriente resoconto è stata la Komsomolskaia Pravda, il quotidiano dei giovani comunisti. Tutto è accaduto il primo gennaio, quando un 'gruppo di trenta persone" composto da studenti e cadetti militari afghani che studiano a Tashkent — in virtù degli accordi di assistenza tra l'Unione Sovietica e l'Afghanistan — si è recato a un mercato locale per "rivendere a prezzi da capogiro orologi, accendini e occhiali da sole occidentali, tutte merci che spesso scarseggiano nei negozi sovietici". "Erano lutti ubriachi", ha sottolineato la Komsomolskaia Pravda. Qualcu¬ no dei sovietici — indignato per i prezzi da strozzinaggio — hajjlet^p,£»gli afghani che «non era il ca$tì di aumentare le file dei trafficanti locali in questi tempi diffìcili". La Tàss, che ha ripreso la notizia, ha affermato che un altro dei motivi dei disordini è stato il «modo poco elegante" con il quale i «teppisti» si sono rivolti alle donne di passaggio. Era il tardo pomeriggio quando gli afghani offesi hanno scatenato la rissa: hanno insultato passanti, hanno tirato sassi. Risultato: «è rimasto ucciso per caso un bambino di sei mesi", si leggeva su un comunicato ufficiale diramato dalle autorità locali. Le forze dell'ordine hanno quasi immediatamente circondato gli afghani e -dopo aver calmato i teppisti li hanno portati in autobus alla casa dello studente dove abitavano". Ma non è finita lì: ì cadetti 'maltrattati» hanno subito "mobilitato i loro connazionali» i quali dopo "aver di¬ strutto i mobili si sono riversati in strada». Gli afghani ubriachi e drogati di hashish, racconta la Tass, 'hanno attaccato ima -caserma della polizia stradale, poi hanno fermato le auto -sdraiandosi a terra o saltando sul cofano». Uno studente afghano — ora in coma — si è gettato sotto un camion. Di nuovo hanno tirato sassi e stracci incendiati contro passanti e i miliziani che cercavano di calmarli. Sono state distrutte venti auto. Il giorno dopo, in ospedale sono morti -a causa delle gravi ferite», due cittadini sovietici e -una maestra d'asilo S. Ergasheva è in condizioni critiche: La situazione a Tashkent sembra essere ancora abbastanza tesa e la colpa, secondo la Komsomolskaia Pravda va attribuita ai mezzi d'informazione uzbeki che -non sono riusciti a calmare l'opinione pubblica molto turbata, né a porre fine alle voci spaventose e assurde che oggi si diffondono a Ta¬ shkent'. Con due giorni di ritardo, dovuto al .sospetto -che si trattasse diima provocazione premeditata', alla tv locale è intervenuto Ghulam Hazrat Hagmar, console generale dell' Afghanistan, per sostenere che -l'incidente non deve in nessun modo influenzare l'amicizia tra i due popoli» e che -gli istigatori del conflitto saranno seriamente puniti». La Komsomolskaia Pravda ha invece ricordato, facendo allusioni all'ipotesi di una provocazione politica, che gli scontri di lunedì -sono avvenuti proprio il giorno in cui è entrata in vigore la decisione unilaterale del governo afghano di cessare il fuoco, e alla vigilia del ritirp definitivo delle truppe sovietiche dall'Afghanistan". "Qualunque motivo abbia quella provocazione — ha concluso il giornale — è fallita. Nessuno riuscirà a compromettere l'amicizia tra l'Urss e l'Afghanistan», v. S.

Persone citate: Hazrat

Luoghi citati: Afghanistan, Mosca, Unione Sovietica, Urss, Uzbekistan