Castro: è vero, litigo con Mosca

Castro: è vero, litigo con Mosca Il leader cubano, nel trentennale della rivoluzione, ammette contrasti sulla perestrojka Castro: è vero, litigo con Mosca «Ma appoggerò la politica di pace condotta da Gorbaciov» - Dure critiche a Washington sulla Libia: l'ambasciatore Usa lascia l'aula - Il 10 gennaio inizia il ritiro dall'Angola L'AVANA — Fidel Castro ha riconosciuto pubblicamente resistenza di contraddizioni tra Cuba e l'Urss sulla perestrojka, ma,Raggiuntò che non costituiscono un motivo dì frizione tra i due Paesi e si è poi dichiarato completamente d'accordo con la politica di pace di Gorbaciov alla quale, ha detto, intende prestare «un deciso appoggio'. Nel discorso celebrativo del XXX anniversario della rivoluzione castrista, il leader ha invitato a definire che cosa si deve intendere per pace e coesistenza pacifica, perché, ha osservato, "l'imperiaìismo potrebbe considerare questi termini riferibili solo alle grandi potenze, e non ai piccoli Paesi, riservandosi il diritto dì aggredirli'. Ha quindi citato le minac* ce di Washington contro la Libia, e ha contestato agli Stati Uniti il diritto di decidere chi può e chi non può fabbricare armi chimiche, fi¬ no a quando non esista un accordo internazionale sulla eliminazione totale di queste armi- e sulla proibizione, di fabbricarle. L'ambasciatore Usa à quésto puntosi é alzato, abbandonando la platea. Nel discorso — durato tre ore — con il quale ha concluso i festeggiamenti per l'anniversario della rivoluzione. Fidei Castro ha tenuto anche a riconoscere che le realizzazioni del socialismo a Cuba sono 'il frutto della solidarietà e collaborazione internazionale' dei Paesi socialisti e in primo luogo dell'Urss. Dopo avere tracciato un quadro della situazione attuale del Paese, Castro ha insistito nell'esprimere gratitudine all'Urss e a tutti i rappresentanti dei Paesi socialisti e del Terzo Mondo presenti all'inaugurazione della fiera permanente Expocuba, dove sono esposte le realizzazioni economiche e sociali del Paese. In precedenza Castro non aveva nascosto il timore che le divergenze sorte tra Mosca e l'Avana in seguito alle nuove linee politiche emerse in Urss, potessero avere conseguènze negative sul regime marxista cubano. Ieri ha tuttavia minimizzato, rilevando che i due Paesi mantengono una posizione comune anche sul problema del debito internazionale. n Presidente ha quindi annunciato che Cuba comincerà il ritiro del proprio corpo di spedizione in Angola il 10 gennaio e che i primi uomini di uno scaglione di 3.000 militari giungeranno a L'Avana 1' 11 gennaio. Fidel Castro ha aggiunto che il resto del contingente sarà rimpatriato nei 27 mesi successivi. Nello stesso tempo, il leader cubano ha messo in guardia contro la minacciata riduzione delle forze di pace Onu in Namibia, che permetterebbe al Sud Africa di costituire in quel territorio «un governo titolare', fantoccio di Pretoria. <Ansa-Ap-Agi)

Persone citate: Castro, Fidel Castro, Gorbaciov