La corsa a ostacoli verso l'Europa'93 di Fabio Galvano

La corsa a ostacoli verso l'Europa '93 Passata a Madrid la presidenza della Cee La corsa a ostacoli verso l'Europa '93 La Spagna prepara un progetto contro la grande evasione DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BRUXELLES — Catapultata fra i carboni ardenti della «guerra degli ormoni» Cee-Usa, l'esordiente presidenza spagnola della Comunità si è finora mossa con moderazione e ponderatezza che superano ogni aspettativa; e che potrebbero rivelarsi la carta vincente non tanto per ciò che riguarda il contenzioso transatlantico sui vitelli gonfiati, quanto per gli importanti appuntamenti — anzitutto fiscali e monetari — che primeggiano nel semestre iberico della rincorsa all'obiettivo 1993 di un'Europa senza frontiere. E' stato lo stesso ministro degli Esteri, Francisco Pernandez Ordonez, a indicare i temi economici e finanziari in prima fila fra le ambizioni di Madrid. La presidenza spagnola, per esempio, si è già vista costretta a far slittare da metà aprile al 20 maggio l'appuntamento di Gerona, quando i ministri finanziari dei Dodici potranno offrire una prima valutazione del rapporto che il comitato Delors formalizzerà e presenterà il mese se- ; guente al vertice di Madrid: lo studio sugli effetti dell'in- : tegrazione monetaria e sulla possibilità di creare una banca centrale europea. Tale tema potrebbe rivelarsi il punto focale della presidenza spagnola; ma il progresso . del comitato, guidato dal presidente della Commissione Cee, è ostacolato dal campo minato dell'intransigenza britannica e delle difficoltà pratiche di natura tecnico-istituzionale. I «supersaggi» di Delors sperano di poter fornire indicazioni di principio o additit- , tura di poter varare «soluzioni procedurali»; in realtà sperare m decisioni precise a tempi brevi sarebbe un'utopia. E allora la Spagna, che non può e non vuole sfigura- :' reta qyt^o suo prìmolairnO di guardia al timone della barca europea, prepara anche piatti meno indigesti da offrire all'appetito dei Dodici. Anzitutto quello della fiscalità sui risparmi. E' un dossier ritardatario, che sta particolarmente. a cuore ai francesi e che avrebbe dovuto essere varato entro la fine dell'anno scorso per completare i passi dell'Europa verso la liberalizzazione dei movimenti di capitali. Consiste nel trovare livelli comuni di tassazione alla fonte per ogni forma di risparmio (dalle azioni ai depositi bancari), al fine di evitare — a liberalizzazione avvenuta — fughe di comodo da un Paese all'altro, volte unicamente a speculare sui diversi trattamenti fiscali. La presidenza spagnola ha già deciso di costituire un gruppo ad hoc di funzionari per ridurre i tempi e concludere. Nella Madrid che da domenica fa sventolare i vessilli europei sulla Puerta del Sol ci si rende ben conto—come ha affermato Ordonez — che 'finora l'Europa ha risolto quasi il 50 per cento dei suoi problemi nella rincorsa al mercato interno del 1993, ma questo non significa che abbia risolto il 50 per cento delle difficoltà: Infatti le decisioni più ostiche restano ancora da prendere: l'armonizzazione della fiscalità indiretta (Iva é accise) contro la quale 1 Dodici si scontrano ormai da due anni; l'eliminazione delle barriere fisiche che trasformano in chimera l'Europa dei cittadini; la dimensione sociale di una Cee avviata a passo spedito verso i suoi sogni d'integrazione. La presidenza spagnola, nonostante la buona volontà di Ordonez e del primo ministro Felipe Gonzalez, non riuscirà a superare tutti questi ostacoli cruciali; e sta appunto al pragmatismo di Madrid evitare sparate donchisciottesche curando invece il raggiungìbile: oltre la fiscalità sui risparmi, per esempio, gli ulteriori passi verso la deregulation finanziaria e assicurativa; o la messa a punto di un diritto societario europeo, il varo di direttive sulle opa, il superamento degli ostacoli che ancora bloccano la direttiva comunitaria sulle concentrazioni E' un terreno fertile e ricco: per la Spagna, chiamata anche a giocare un ruolo determinante nella politica estera dei Dodici attraverso la trojka che affronterà fra breve lo spinoso tema mediorientale, è l'occasione di dimostrare che il suo semestre non sarà semplice transizione a una presidenza francese già votata a scuotere l'Europa verso il traguardo del '93. Fabio Galvano Il ministro Ordonez

Persone citate: Delors, Felipe Gonzalez, Francisco Pernandez Ordonez, Gerona, Ordonez, Puerta