«Violentata alla Rai da un usciere» Ma l'uomo nega sono tutte bugie

«Violentata alla Rai da un usciere» Ma l'uomo nega: sono tutte bugie La denuncia di una ragazza di 18 anni da poco assunta a Milano «Violentata alla Rai da un usciere» Ma l'uomo nega: sono tutte bugie Prima di andare dai carabinieri, il padre e il fidanzato della giovane avrebbero picchiato l'accusato MILANO — Sede Rai della Lombardia, corso Sempione 27 a Milano, ore 10 SO di giovedì scorso. Dal r; conto di Ilaria C. 18 anni, commessa con contratto a termine, proveniente dalle liste di collocamento: «Lui mi ha portato su, al quinto piano, sul pavimento di linoleum mi ha violentata». Dall'autodifesa di Nicola Pignoli, 51 anni, usciere: «Si è inventata lutto'. Ora se ne occupa la magistratura: il sostituto procuratore Gianni Griguolo ha cominciato con il chiedere alla polizia scientifica un sopralluogo. Gli agenti hanno staccato un pezzo di linoleum: ci sono «tracce organiche»: forse è sangue. Sede Rai della Lombardia, ore 14 di ieri. Dal comunicato ufficiale dell'azienda: «La sede regionale conferma l'esistenza della procedura giudiziaria in corso a carico di un proprio dipendente. In attesa degli accertamenti dell'autorità preposta, l'azienda ha inviato all'interessalo, come misura preliminare, la lettera di sospensione cautelativa dal rapporto di lavoro'. Anche Daria non è più andata al lavoro da quel giorno: ha mandato un certificato medico. La sua attività di commessa al secondo piano (smistare la posta e le comunicazioni interne tra direzione di sede, ufficio stampa e ufficio del personale) si è interrotta al sedicesimo giorno. Il giorno in cui — secondo la denuncia della ragazza — l'usciere Pignoli la invita a fare un giro per i piani: «Tu sei qui da poco — le avrebbe detto — non conosci l'ambiente, devi impratichirti. Vieni, ti faccio vedere». Il giro si sarebbe fermato al quinto piano: giovedì 29 dicembre 1988 lassù non ci sono impiegati e giornalisti perché gli uffici sono in ristrutturazione; non ci sono operai perché c'è il «ponte» di Natale. Lì, sul linoleum, tra la polvere dei lavori in corso, la violenza. Ma quel giovedì nel palazzo della Rai nessuno si è accorto di nulla: «Quando Ilaria è tornala al secondo piano — dice un'impiegata che l'ha vista — non ha parlato con nessuno. C'era qualcosa di strano in lei: se ne stava in disparte. Immusonita, triste. Ricordo che ho pensato: si sentirà male, con tutta l'influenza che c'è in giro'. D'altra parte la commessa del secondo piano, quella ragazza mora, con i capelli lunghi, carina, dall'aria curata e sobria aveva dimostrato subito di essere abbastanza chiusa. Ilaria si è tenuto il suo brutto segreto fino a sera. Quando è uscita dall'ufficio c'era il fidanzato ad aspettarla in macchina. E' stata la prima persona con cui si è confidata. Poi il racconto al padre della ragazza. E la denuncia ai carabinieri. Ma in mezzo c'è, forse, un altro episodio. Ieri nei corridoi della Rai c'era chi lo raccontava così: «Sembra che padre e fidanzato di Ilaria, prima di andare in caserma, abbiano fatto una sosta a casa di Pignoli. E lo abbiano riempito di botte'. Nel palazzo di corso Sempione in questi giorni girava anche un'altra domanda: «Ma perché Ilaria si è fidata a seguire Pignoli?». Ecco una spiegazione: «L'usciere era stato subito gentile con lei, le dava consigli, faceva il possibile per metterla a proprio agio. A chi poteva far paura un cinquantenne sposato e padre di due figli?». Sede Rai di Milano, ore 19 di ieri. Dal comunicato del Coordinamento lavoratrici Rai di Milano: «Sconvolte e indignate per l'orribile epi¬ sodio di violenza accadute nel proprio ambito di lavoro, le donne del coordinamento esprimono piena solidarietà e sostegno alla giovane collega... Un'azienda come la nostra, con la presenza di 5 mila lavoratori tra interni ed esterni, richiederebbe una più attenta gestione delle strutture , una maggiore responsabilità da parte di chi è preposto alla sorveglianza dell'ambiente e delle persone... Il coordinamento esprime preoccupazione anche per altre situazioni sotterranee che niente hanno a che fare con i rapporti uomodonna... Il coordinamento si preoccupa inoltre che questa situazione possa offrire all'esterno il destro a chi tende a dare della Rai un'immagine degradata non rappresentativa della serietà e professionalità di chi in questa azienda usa lavorare. In questo senso invitiamo l'azienda a una più solerte attenzione responsabile». Da sette giorni Ilaria non esce di casa: il certificato medico lo ha consegnato all'usciere del piano terra la madre. Anche l'usciere dei-secondo piano è a casa: aspetta la decisione del magistrato. f.ce.

Persone citate: Gianni Griguolo, Ilaria C.

Luoghi citati: Milano