Ma per la Cia Gheddafi ha già trasferito i macchinari di Ennio Caretto

Usa: «Via gli europei da Rabta» Lo scontro America-Libia rischia di esasperare la polemica con gli alleati Usa: «Via gli europei da Rabta» Un operaio tedesco conferma alla Nbc la presenza di stranieri nella fabbrica - Gheddafi chiede alla flotta sovietica di fare da «cuscinetto» Ma per la Cia Gheddafi ha già trasferito i macchinari dal nostro corrispondente WASHINGTON — Gli Stati Uniti hanno invitato alcuni Paesi alleati europei a fare sgombrare 'almeno una ventina' dì loro tecnici e l'Urss a ritirare •numerosi militariche si trovano a Rabta e lavorano rispettivamente all'impianto di armi chimiche di Gheddafi e alla sua difesa. Lo hanno svelato ieri i mass media americani, additandolo come un ulteriore segno della determinazione di Reagan di distruggere la fabbrica di gas tossici, se dalla Conferenza Internazionale di Parigi questo weekend non scaturiranno misure concrete contro la Libia. Si ignora se tra i Paesi messi sull'avviso ci sia l'Italia, si dà per certo che ci sia la Germania: secondo il Washington Post, ben cinque aziende tedesche hanno infatti collaborato alla costruzione dell'impianto. Charles Redman, il portavoce del Dipartimento di Stato, non ha smentito l'indiscrezione, limitandosi a dichiarare che ■sono slate fatte varie comunicazioni agli alleali-. Esiste un precedente importante a questo proposito: nell'86, prima di bombardare Tripoli e Bengasi, Reagan chiese all'Europa di richiamare tutti i suoi cittadini dalla Libia. La presenza di personale straniero a Rabta è stata ieri confermata clamorosamente da un'intervista della televisione Noe a un anonimo operaio tedesco che ha lavorato per alcuni mesi mesi nell'impianto. Secondo il Washington Times, legato al Pentagono, questo sarebbe il motivo della opposizione manifestata sinora dal Dipartimento di Stato al piano di attacco della fabbrica preparato dagli Alti Comandi, che prevede l'impiego di missili convenzionali Cruise da bordo di uno o più sommergibili. La Nbc ha ipotizzato che oltre a tecnici tedeschi si trovino a Rabta anche tecnici svizzeri e francesi; alcuni tecnici giapponesi avrebbero abbandonato la Libia a novembre. La presenza di militari sovietici è dedotta dal fatto che nelle ultime settimane nuove batterie di missili terra aria SA-6, made in Urss, sono state montate intorno all'impianto, a difesa da un eventuale bombardamento, insieme con una rete di radar nel deserto. Stando al Washington Post, un mercante iracheno, un certo Ihsan Barbouti, residente a Londra, sarebbe state l'agente di Gheddafi in Europa e in Giappone per la costruzione dello stabilimento. • . La richiesta americana di sgombero dei tecnici europei e dei militari sovietici da Rabta è giunta sulla scia dì due importanti scoperte dei servizi segreti, e prima della battaglia aerea di ieri nel Mediterraneo, in cui sono stati abbattuti due caccia libici. La Cta ha accertato che a metà dicembre circa Gheddafi ha trasferito dall'impianto le attrezzature belliche e le sostanze chimiche connesse, nascondendole nel deserto a grande distanza. Ha inoltre stabilito che un primo collaudo della fabbrica lo scorso agosto è fallito, causando una fuga di materiale venefico. I servizi segreti Usa avrebbero le fotografie dei trasporti pesanti che escono dall'impianto di Rabta coi loro carichi di macchinari e di fusti, fotografie scattate dai satelliti artificiali e dagli aerei spia. Stando al Washington Post, le avrebbero mostrate alle autorità di Bonn in una lunga e burrascosa riunione il 22 dicembre scorso. In un implicito ennesimo no alla mediazione di Andreotti, che aveva chiesto alla superpotenza di accettare l'offerta di Gheddafi di un'ispezione della fabbrica, Charles Redman ha commentato: 'Abbiamo le prove che non si può prestare fede ai libici: un'ispezione non servirebbe a nulla». Nel tentativo di allentare la tensione causata dallo scontro aereo di ieri e di confutare la tesi che l'America attaccherà Rabta, il portavoce del Dipartimento di Stato ha ribadito che Shultz si recherà alla Conferenza Internazionale sulle Armi Chimiche di Parigi, sabato prossimo, «con un obiettivo politico e diplomatico preciso», n segretario di Stato proporrà gravi sanzioni contro la proliferazione dei gas tossici, a cominciare da un embargo commerciale, il blocco totale delle forniture di materiale parabellico alla Libia, e poteri straordinari di verifica degli stabilimenti sospetti all'Onu. Redman ha aggiunto che Shultz 'dimostrerà che la Libia ha già prodotto un numero limitato e sperimentale di armi chimiche ed è sul punto di produrle in massa». Shultz terrà il suo discorso in apertura dei lavori, ma non ne aspetterà la conclusione mercoledì prossimo. Secondo la televisione Cbs, qualora l'esito della Conferenza non lo soddisfacesse, il presidente Reagan distruggerebbe Rabta prima della scandenza del mandato il 20 prossimo, per levare un grosso ostacolo dal cammino di Bush. Per la prima volta, il Pentagono ieri ha rivelato la composizione della squadra navale partita sabato da Norfolk in Virginia alla volta del Mediterraneo al seguito della portaerei nucleare Roosevelt. Si è appreso così che le unità da guerra non sono 13 ma 18, e che includono un incrociatore lanciamissili della classe Aegis nonché cinque anfibi da sbarco con circa 2 mila malines a bordo. L'incrociatore è il Leyte Gu{f, il gemello del Vincennes, che il 3 luglio scorso abbattè per sbaglio l'Airbus civile iraniano nel Golfo Persico, dotato di missili Tomahawk. E' un centro elettronico galleggiante, capace di colpire almeno 15 bersagli diversi contemporaneamente. Ennio Caretto