L'economia come sport

L'economia come sport Roma-Londra, l'inutile guerra delle classifiche L'economia come sport Se si facessero le olimpiadi dell'economia, qualcuno parlerebbe certamente di un caso di «doping»: l'Istat, l'Istituto Centrale di Statistica Italiano, in base a calcoli fondati sul «potere d'acquisto» delle diverse economie, ha affermato che l'Italia ha perso, a vantaggio della Gran Bretagna, il quinto posto nella graduatoria delle economie occidentali. Il giorno successivo, prendendo come punto di riferimento le cifre del Fondo Monetario Internazionale, il verdetto veniva annullalo e venivamo reintegrati nel nostro precedente posto in classifica. Chi ha «drogato» i dati? Molti rimarranno certamente delusi nell'apprcndcrc che non l'ha fatto nessuno. Il prodotto lordo di un sistema economico è una realtà assai complessa, che non si riesce a misurare con grande precisione. Bisogna dunque ricorrere a stime, il cui grado di approssimazione si aggira intorno al 5-10 per cento. I confronti internazionali sono ancora più difficili e il loro esito dipende in gran parte dal «metrò» che viene utilizzato («le unità standard di potere d'acquisto» dcll'lstat sono certamente più affidabili del mero cambio in dollari utilizzato dal Fondo Monetario). Dati inesatti vengono quindi paragonati tra loro' con metri incerti. La scia cosa che possiamo seriamente affermare è che Italia e Gran Bretagna hanno economie simili per dimensioni che negli ultimi due anni si sono sviluppate a velocità tra loro molto vicine, comunque superiori alla media delle economie europee più avanzate. D'altra parte, non ha assolutamente alcuna importanza se, con l'una o con l'altra valutazione, a spuntarla sul filo di lana sia l'Italia o la Gran Bretagna: non c'è nessun premio da vincere, sem¬ mai qualche quota in più da pagare agli organismi internazionali quali le Nazioni Unite o la Comunità Europea. La partecipazione di un Paese alle grandi decisioni economiche c finanziarie internazionali dipende solo in piccola parte dalle dimensioni della sua economia. L'Italia continua, e continuerà nel prossimo futuro, a contare molto meno della Gran Bretagna nei consessi internazionali perche l'economia britannica è finanziariamente molto più importante della nostra e perché il governo britannico ha adottato una politica economica ben più decisa di quella italiana. I mezzi di informazione hanno fatto di questa curiosità statistica una sorta di gioco di Capodanno. Simili confronti servono, al contrario, solo quando si accompaMario Deaglio (Continua a pagina 2 In quarta coionha)

Persone citate: Deaglio

Luoghi citati: Gran Bretagna, Italia, Londra, Roma