sono l'azienda-leader di Fabio Galvano

E in Olanda le Poste sono l'azienda-leader «Privatizzazione», grandi manager e tecnologia E in Olanda le Poste sono l'azienda-leader Dopo la rinuncia al monopolio, la corsa alla produttività DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BRUXELLES — Ci vorranno almeno tre anni perché le Poste olandesi siano completamente privatizzate, una società per azioni quotata in Borsa; ma già dalla mezzanotte di sabato, con lo scoccare del 1989, esse hanno la struttura della società privata e perdono nel settore a più alto sviluppo '-4 le telecomunicazioni — il precedente monopollo. E' una rivoluzione, la seconda dopo quella già avvenuta in Inghilterra, su cui sono puntati gli occhi di un'Europa votata al grande mercato interno del 1993 e alla caduta di ogni barriera protettiva in questo settore'di tecnologìe avanzate. E' una fuga in avanti, dòpo l'annuncio delle misure con cui Bruxelles intende aprire quel settore agli equilibri della libera concorrenza. Per 11 governo dell'Aia è una sfida senza precedenti: la nuova «Nv Ptt»—95 mila dipendenti, la quarta potenza europea nel settore delle, telecomunicazioni — diventa Infatti la più grande azienda privata del Paese, sebbene le azioni restino per ora in mano allo Stato. Non a.caso a dirigere l'operazione è stato chiamato Wim Dik, manager di fama internazionale sottratto con tecnica d'assalto a uno dei più grandi colossi commerciali, l'Unilever. Toccherà a lui, 49 anni e votato alle più moderne tecniche di mercato, imprimere efficienza a un carrozzone che funziona ma che deve ora volgersi al futuro. E' come se, In Italia, a rimettere in ordine le nostre Poste si chiamasse un Romiti o un De Benedetti. Il compito di Dik non è facile: paladino del potere decentralizzato e della responsabilità individuale, due principi in aperto contrasto con uno stile olandese di management basato sul consenso e sulla centralizzazione, egli giocherà la carta della modernità e dell'efficienza per privilegiare il cliente. «/I dilemma fondamentale di qualsiasi privatizzazione — dice — è fra ititli e qualità. Ma la qualità, almeno nel periodo iniziale, deve Venireaipri: rno posto»; "Il cliente è sovrano», afferma. E nei corsi di addestramento del. personale si sottolinea che «se il servigio è inefficiente non ci sarà più nessuno a pagare gli stipendi». Nella nuova struttura della «Nv Ptt», poste e telecomunicazioni vengono scisse. Per le prime sopravvive il monopolio, limitatamente a lettere e pacchi sotto i 500 grammi. Si cercherà tuttavia di migliorare la loro redditività. Perché in Olanda un sistema postale che ha avuto nel 1987 un utile d'esercizio di 130 milioni di fiorini (su un fatturato di 3690 miliardi) viene considerato improduttivo. Nel campo delle telecomunicazioni (utile «più soddisfacente», 1240 milioni di fiorini su un fatturato di 6560) resta alla «Nv Ptt» soltanto il controllo delle infrastrutture (le linee). Perii resto sarà battaglia aperta con i concorrenti: il gruppo britannico Opt (formato da General Electric, Plessey e - dalla canadese Northern Telecom) è pronto ad assalire il mercato olandese per farne la testa di ponte di una successiva penetrazione in Europa; la Philips, che è favorita dal' terreno di casa, per .ora mantiene il massimo riserbo. «Ci troviamo in una situazione tutta . nuova», spiega Wim Dik: "Non possiamo più imporci al cliente, ma dev'essere lui avolerci. Per la prima volta dobbiamo fare del marketing; e se non è soddisfatto, tocca a noi cambiare». Senza monopolio sul telefoni, sui telefax e sulle linee per la trasmissione dati, le Ptt non possono per ora difendersi che appellandosi alla correttezza dei fornitori, da domani concorrenti: "Dovete scegliere, o con noi o contro di noi». Ma per reggere sul mercato occorre anche tenere il passo con gli sviluppi tecnologici. E l'Olanda, all'avanguardia per la trasmissione dati, scopre di essere stata lasciata al nastro di partenza — da Francia e Germania, ma anche Gran Bretagna — per quanto riguarda la «rivoluzione digitale». Le speranze di Wim Dik di raggiungere un màrgine di utili dell'8-10% e poter quindi affrontare con serenità una quotazione in Borsa, sono quindi condizionate da necessità di recupero. Sarà una corsa appassionante, contro il tempo e contro la concorrenza; con tutta la Cee a guardare, per imparare come saranno le telecomunicazioni dell'Europa senza frontiere. Fabio Galvano

Persone citate: De Benedetti, Northern