Bonn non vendiamo i gas di Alfredo Venturi

Bonn: non vendiamo i gas Bonn: non vendiamo i gas BONN—I tedeschi mettono la Libia In condizione di fabbricare armi chimiche? E' stata la Imhausen-Chemle di Lahr, Baden-Wurttemberg, a costruire quell'impianto nel deserto Ubico, che secondo gli americani è una fabbrica di gas tossici per impiego bellico? Ai sospetti americani che il New York Tivi&s ha trasformato in un'accusa circostanziata, l'industria chiamata In causa risponde con una smentita categorica, il governo federale con una smentita per Inesistenza di prove. In ogni caso il ministero delle Finanze annuncia che un'inchiesta è stata avviata «per misura di precauzione». Si cerca di stabilire se qualche impresa tedesca abbia partecipato alla costruzione dell'Impianto di Rabta. In particolare hanno frugato negli uffici della Imhausen: ma finora, dicono! portavoce ministeriali, non è emersa nessuna infrazione alle leggi sul commercio estero. La società di Lahr, fa sapere 11 ministero delle Finanze, è titolare di permesso per l'esportazione: ma non risulta finora alcunché di scorretto nelle sue attività intema¬ zionali. Si era parlato anche di una inchiesta giudiziaria: l'aveva annunciata 11 ministero degli Esteri. Ma ieri la Procura federale di Karisruhe ha smentito l'annuncio ministeriale: non è vero che sia in corso un'indagine di questo tipo. E 11 ministero ha ammesso: c'è stato uh errore. Dopo il precedente delle due Imprese dell'Assia, accusate di avere fornito al Pakistan tecnologie che potrebbero servire alla produzione di bombe IL c'è molto nervosismo in Germania. L'industria chiamata in causa proclama di non avere niente che fare con la presunta fabbrica di anni chimiche. Secondo quanto afferma Juergen Hlppenstlel-Imhausen, presidente della società, «non abbiamo la tecnologia necessaria per fabbricare armi chimiche». In un'intervista radiofonica anche il presidente si è lasciato trascinare dal nervosismo. Per sottolineare 1 suol dubbi sull'insieme della vicenda, ha detto Infatti che «i Ubici sono troppo stupidi per gestire un impianto simile». E poi ha ricordato che il fondatore dell'impresa, nonno di sua moglie, era mezzo ebreo: 'Come po¬ tremmo fornire roba simile ai nostri nemici?^. ■ L'ascendenza ebraica della Imhausen-Chemle non le Impedisce, del resto, di concludere qualche affare con la Libia. 81 tratta di cose Innocenti: dall'Impresa di Lahr sono approdati a Tripoli quantitativi di una sostanza utilizzata per la produzione di sacchetti di plastica. Fra gli azionisti stranieri della Imhausen figura tuia compagnia basata a Hong Kong, che possiede 11 23,08 per cento del pacchetto azionario. Secondo le accuse americane, 11 materiale destinato a Rabta sarebbe transitato pròprio per la metropoli asiatica. Le rivelazioni del New York Times sono riprese con molto rilievo dalla stampa tedesca. Mail governo era al corrente da tempo dei sospetti americani: Kob! ne fu Informato a metà novembre, durante la sua visita negli Stati Uniti Dice Norbert Schaefer, portavoce della Cancelleria, che si .trattava di indicazioni piuttosto vaghe, riferite a 3 Imprese tedesche. E che fin da allora fu avviata, senza risultati una indagine discreta Alfredo Venturi

Persone citate: Norbert Schaefer

Luoghi citati: Assia, Germania, Hong Kong, Libia, Pakistan, Stati Uniti, Tripoli