Dc, Andreotti indica Forlani

Dc, Andreotti indica Forlani Le manovre per il congresso Dc, Andreotti indica Forlani Già aperta la «campagna» per la segreterìa DALLA REDAZIONE ROMANA ROMA — Chi piacerebbe di più a Giulio Andreotti come segretario della de? 'Cito due persone non perché gli altri non mi piacciano, ma perché sono la testimonianza che quando si dice incompatibilità di carica ' non è un folto personale. — ha risposto il ministro degli Esteri a Enzo Biagi. che lo "ha intervistato* jter la tra'smissione 'Etica e potere» —. Cito Zaccagnini e Forlani, che erano segretari della de quando io ero presidente del Consiglio'. Dunque il prescelto è Forlani, dal momento che Zaccagnini si tiene ormai lontano, se non dalla lotta politica, almeno dalla linea del fuoco. Non è la prima volta che Andreotti fa queste «citazioni», ma la novità è che il congresso de è alle porte e i principali leaders devono uscire allo scoperto. Inoltre, dopo il patto natalizio tra il correntone neodoroteo di Gava e Andreotti, quest'ultimo è anche formalmente rientrato nella maggioranza che eleggerà il successore di Ciriaco De Mita. Che credano oppure no alla sua parola (quando dice di non essere più candidato per la segreteria), tutti danno per scontato che non ci sarà una sua riconferma. Anche Bodrato, della sinistra del partito e vicesegretario, ha affermato, in un'intervista, di credere alla sincerità del segretario-presidente. Quindi, la de lavora orma sull'ipòtesi di Indivi-: duare un nuovo segretario. I potenziali candidati sono molti e molte le combinazioni possibili, se si mette in conto anche la presidenza del partito e la (o le) vicesegreteria. E Forlani appare sicuramente ben piazzato. n portavoce della de e demitiano fedele Clemente Mastella ha voluto comunque ricordare, in un'intervista al Giorno, che «6wognerà tener presente che non si può prescindere dalla sinistra democratico-cristiana per la guida del partito, così come non si può assolutamente prescindere dalla più larga unità». Insomma, a De Mita spetta una parola decisiva nella scelta del successore.

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